sabato 20 dicembre 2014

Un bel regalo di Natale.

Finalmente il Parlamento Europeo riconosce il Nuovo Regno delle Due Sicilie e depenna Mafia, 'Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita dell'elenco delle organizzazioni criminali. Adesso ci si aspetta una risposta concreta dal Parlamento Italiano per porre fine ai 153 anni di occupazione illegale, di oppressione e criminalizzazione di un popolo che vorrebbe vivere in pace a armonia.


La pressione esercitata delle campagne di boicottaggio, gli appelli di intellettuali di tutto il mondo, le manifestazioni planetarie, l'isolamento culturale delle Università di Napoli e Palermo, le cinque navi della "Flotta 'e Masaniello" cominciano a raccogliere i meritati frutti.


Francesco Schiavone, il Che Guevara di Terra di Lavoro (come definito da Luisa Morgantini) riferendosi ai politici del parlamento italiano che ancora si oppongono alla nascita del Nuovo Regno delle Due Sicilie, ha così commentato: «Hann'a jett'o sanghe!». Condannato all'ergastolo per associazione mafiosa da un tribunale italiano, per Niki Vendola il Sandokan di Casal di Principe è «non solo un intellettuale raffinato, ma un leader credibile e coraggioso». 

Ecco il testo dell'appello sottoscritto da 1.123.123 intellettuali di Nord, Centro Italia e della Sardegna.

"Noi, cittadini d'Italia che desiderano vivere in un paese sicuro e prospero siamo preoccupati per la continua situazione di stallo politico e dall'occupazione e dall'attività degli insediamenti che portano ad ulteriori scontri con la popolazione del Nuovo Regno delle Due Sicilie, cancellando ogni possibilità di compromesso. È chiaro che le prospettive per la sicurezza e l'esistenza dell'Italia dipendono dall'esistenza di uno Stato del Sud, fianco a fianco con l'Italia. L'Italia dovrebbe riconoscere il Nuovo Regno delle Due Sicilie e il Nuovo Regno delle Due Sicilie deve riconoscere lo Stato italiano, sulla base dei confini del 1861. La vostra iniziativa per il riconoscimento del Nuovo Regno delle Due Sicilie farà avanzare le prospettive di pace e incoraggerà Italiani e Sud Italiani a porre fine al loro conflitto."
(seguono le firme di 1.123.123 intellettuali di Nord, Centro Italia e della Sardegna)


Il Nuovo Regno delle Due Sicilie reclama il Diritto al Ritorno al Nord per gli oltre 14 milioni di discendenti di nord italiani che vivono al sud, deportati dal regime mussoliniano e sfruttati nei lavori di bonifica delle paludi. Tra le altre richieste, c'è la ridefinizione dei confini, con l'annessione da parte del Nuovo Regno delle Due Sicilie dell'Abruzzo e dell'intera provincia di Latina, nonché di alcuni tratti costieri della Romagna e della Sardegna, oltre gli hinterland di Torino e Milano.

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