giovedì 3 dicembre 2015

Natale 2015 - il presepe

 Mahmud Abbas
(in arte Abu Mazen)
Angelo della Pace

Wafa Idris
(terrorista suicida per nascondere una gravidanza scandalosa)
Madonna


Yasser Arafat
(padre del terrorismo palestinese)
San Giuseppe


Infine il famosissimo Bambino Imbottito di Tritolo sarà
'o Bambiniello



Re Magi: 
Hassan Rouhani 
Barak Hussein Obama 
Recep Tayyip Erdoğan





- Tommasì, te piace 'o presebbio?

- NO!



domenica 15 novembre 2015

I buonisti all'attacco


Ieri ho acceso la TV. C'era un dibattito, in cui erano quasi tutti d'accordo che la colpa di quanto è avvenuto a Parigi è da imputare alle guerre USA. C'era solo una donna isterica e rifatta che diceva le cose giuste, ma -ovviamente la propaganda sa lavorare bene!- era poco credibile per diversi fattori: per il tono di voce, per i labbroni e chissà probabilmente era berlusconiana...

Ho quasi vomitato.
Ho spento la TV.


A nessuno è venuto in mente che per mettere in atto questo attentato, quelli passati e quelli a venire, sono necessari un sacco di soldi? Nessuno si è chiesto chi sono i finanziatori?

Petrolieri arabi che nella vita hanno già potuto comprare di tutto, che già si sono fatti passare tutti gli sfizi, a cos'altro possono aspirare, se non a mettere in atto il Grande Disegno di Allah? Così consegnerebbero un mondo "migliore" alla loro progenie e i loro nomi rimarranno impressi a futura Memoria nei libri di Storia, come i grandi e generosi promotori del Nuovo Califfato Mondiale.

Ah, dimenticavo c'era anche anche il compassatissimo imam Izzedin Elzir con la sua faccia pulita e la sua elegante ipocrisia che condannava il terrorismo che colpisce "prima di tutto l'islam".
Solo chi non lo conosce può credere alle sue palle!


A chi continua a credere che l'Islam sia una religione di pace e a dire che anche i cattolici sono cattivi alla stregua dei fondamentalisti islamici perché hanno fatto le crociate (tralasciando il "particolare" che quelle avvennero molti secoli fa e che il Vangelo non prescrive guerre sante), propongo la lettura del Corano. 

Qui di seguito ci sono alcune Surat che ho scelto per la loro "pacificità", ma vi assicuro che il resto non è da meno. Chi volesse leggerlo tutto ma non ha intenzione di spendere un centesimo, può leggere la traduzione curata dell'Unione delle Comunità Islamiche d'Italia, qui: http://www.corano.it/corano.html

E ora, buona lettura!





«Uccideteli (gli infedeli) ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati: la persecuzione è peggiore dell'omicidio. Ma non attaccateli vicino alla Santa Moschea, fino a che essi non vi abbiano aggredito. Se vi assalgono, uccideteli. Questa è la ricompensa dei miscredenti.» (Sura 2:191)

«Presto getteremo nel Fuoco coloro che smentiscono i Nostri segni. Ogni volta che la loro pelle sarà consumata, ne daremo loro un'altra, sì che gustino il tormento. In verità Allah è eccelso e saggio».
(Sura 4:56).
«La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l'ignominia che li toccherà in questa vita; nell'altra vita avranno castigo immenso» (Sura 5;33)
«Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi! E ciò avvenne perché si erano separati da Allah e dal Suo Messaggero”. Allah è severo nel castigo con chi si separa da Lui e dal Suo Messaggero...! Assaggiate questo! I miscredenti avranno il castigo del Fuoco! O voi che credete, quando incontrerete i miscredenti in ordine di battaglia non volgete loro le spalle. Chi in quel giorno volgerà loro le spalle - eccetto il caso di stratagemma per [meglio] combattere o per raggiungere un altro gruppo - incorrerà nella collera di Allah e il suo rifugio sarà l'Inferno. Qual triste rifugio! Non siete certo voi che li avete uccisi: è Allah che li ha uccisi. Quando tiravi non eri tu che tiravi, ma era Allah che tirava*, per provare i credenti con bella prova. In verità Allah tutto ascolta e conosce.» (Sura 8:12-17).
«O Profeta, incita i credenti alla lotta. Venti di voi, pazienti, ne domineranno duecento e cento di voi avranno il sopravvento su mille miscredenti. Ché in verità è gente che nulla comprende.» (Sura 8:65).
«Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati. Se poi si pentono, eseguono l'orazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro strada. Allah è perdonatore, misericordioso.» (Sura 9:5).
«Combattete coloro che non credono in Allah e nell'Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo e siano soggiogati. Dicono i giudei: “Esdra è figlio di Allah”; e i nazareni dicono: “Il Messia è figlio di Allah”. Questo è ciò che esce dalle loro bocche. Ripetono le parole di quanti già prima di loro furono miscredenti. Li annienti Allah. Quanto sono fuorviati!» (Sura 9:29-30).
«Se non vi lancerete nella lotta, vi castigherà con doloroso castigo e vi sostituirà con un altro popolo, mentre voi non potrete nuocerGli in nessun modo. Allah è onnipotente.» (Sura 9:39).
«Quando (in combattimento) incontrate i miscredenti, colpiteli al collo finché non li abbiate soggiogati, poi legateli strettamente. In seguito liberateli graziosamente o in cambio di un riscatto, finché la guerra non abbia fine. Se Allah avesse voluto, li avrebbe sconfitti, ma ha voluto mettervi alla prova, gli uni contro gli altri. E farà sì che non vadano perdute le opere di coloro che saranno stati uccisi sulla via di Allah: li guiderà, migliorerà la loro condizione, e li introdurrà nel Paradiso di cui li ha resi edotti.» (Sura 47:4-6).

domenica 1 novembre 2015

«Oddio, Parmigiano giudeo!»

Ecco come si può spalare fango su Israele anche parlando di formaggio. In questo pseudo-articolo si dà la notizia che il Parmigiano Reggiano da oggi in poi avrà anche la certificazione di kasherut, ossia sarà conforme alle regole alimentari ebraiche. Questo fatto, che dovrebbe essere considerato come una garanzia in più, viene presentato invece come una sorta di adulterazione per sottostare alla leggi del marcato globale.

All'Expo omaggio al Padiglione Israeliano

Il Parmigiano Reggiano si inginocchia ad Israele: da oggi è kosher


Se vi va di leggere questa schifezza a firma Antonio Rispoli, piena di strafalcioni e numeri a cacchio, andate qui:


----- Original Message -----
From: Fulvio Del Deo
To: a.rispoli@julienews.it
Sent: Wednesday, October 28, 2015 5:39 PM
Subject: Parmigiano kasher.


Gentile signor Rispoli.
In riferimento a questo articolo: http://www.julienews.it/notizia/cultura-e-tempo-libero/il-parmigiano-reggiano-si-inginocchia-ad-israele-da-oggi--kosher/357143_cultura-e-tempo-libero_8.html
E' così gentile da volermi spiegare perché secondo lei "un altro pezzo della tradizione italiana è stato rovinato"?
Mi viene il dubbio che lei non sa affatto cosa voglia dire "kasher" e quale differenza questa cosa comporti nella lavorazione di un alimento, altrimenti non l'avrebbe presentata come una sorta di adulterazione, alla quale anche uno dei nostri prodotti tipici è stato costretto a sottostare per assecondare la leggi del marcato globale, bensì per quello che realmente è: una cosa che costituisce una garanzia in più.
Sicuramente anche lei ha già mangiato moltissimi prodotti kasher, senza neanche rendersene conto, sgranocchiando wafer o patatine, oppure gustando un bel piatto di spaghetti.
Ha mai mangiato la pasta Divella magari con i pelati Muttio o Cirio? Dia un'occhiata al pacchetto della pasta Divella, in un angolo c'è una K: K sta per kasher. Si sente male adesso?
In attesa di una sua gentile risposta, le porgo i miei più cordiali saluti.
Fulvio Del Deo

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----- Original Message -----
From: Antonio Rispoli
To: Fulvio Del Deo
Sent: Thursday, October 29, 2015 8:35 PM
Subject: Re: Parmigiano kasher.


Ho mangiato più di una volta prodotti kosher: quando sono invitato a casa di amici non ho l'abitudine di protestare per la cena, se non è assolutamente immangiabile. E hanno un sapore pessimo. I prodotti che elenca per esempio non li uso. Che ci vuol fare? Si vede che ho un palato diverso dal suo...
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----- Original Message -----
From: Fulvio Del Deo
To: Antonio Rispoli
Sent: Friday, October 30, 2015 2:28 PM
Subject: Re: Parmigiano kasher.


Gentile signore.
Da quanto scrive, mi conferma di non avere chiara una questione di fondo: il fatto che il Parmigiano sia kasher non ne altera il gusto, semplicemente è sottoposto all'approvazione di un rabbino, il quale verifica che non vi siano elementi impuri nella sua lavorazione. Il risultato è un Parmigiano dal gusto del tutto identico al solito, non tema. Anzi, lo assaggi. Se vuole, può anche fare una prova: acquistare un pacco di pasta Divella e verificare di persona che non è diversa della altre paste di media qualità.
Per quanto riguarda i suoi amici che cucinano kasher, molto probabilmente sono soltanto dei pessimi cuochi.
Cordiali saluti

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----- Original Message -----
From: Antonio Rispoli
To: Fulvio Del Deo
Sent: Saturday, October 31, 2015 10:07 AM
Subject: Re: Parmigiano kasher.


Vedo che lei è completamente a digiuno di alcuni dettagli. Perché ci sia l'approvazione di un rabbino ci sono degli "impegni" da rispettare nella filiera di produzione. 
La pasta Divella l'ho comprata un paio di volte: decisamente pessima. Poco sapore, non si amalgama con il contorno.
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----- Original Message -----
From: Fulvio Del Deo
To: Antonio Rispoli
Sent: Saturday, October 31, 2015 12:41 PM
Subject: Re: Parmigiano kasher.


Gentile signore.
Sicché io sarei "a digiuno di alcuni dettagli". Molto interessante. Le chiedo di svelarmeli, per cortesia. Soprattutto vorrei capire quali sarebbero gli "impegni da rispettare nella filiera di produzione" che, nello specifico, pregiudicherebbero la qualità del Parmigiano Reggiano.
Per quanto concerne la pasta Divella, le ho parlato di quella perché è quella che porta più in evidenza il marchio Kasher. Tenga presente che anche tantissime altre paste sono kasher: De Cecco, La Molisana, Antonio Amato, Del Verde, Barilla, Agnesi, Ghigi ecc.
Le fanno schifo tutte? E' sicuro di aver cucinate bene? Ha aspettato che bollisse l'acqua prima di calare la pasta nella pentola? Sa com'è, leggendo che vuole amalgamarla al contorno, mi viene il dubbio che lei sia all'oscuro della basi più elementari della gastronomia: nella cucina italiana la pasta costituisce un primo piatto, mentre il contorno accompagna i secondi.
Cordiali saluti

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----- Original Message ----- 
From: Antonio Rispoli 
To: Fulvio Del Deo 
Sent: Sunday, November 01, 2015 8:42 AM
Subject: Re: Parmigiano kasher.

Direi che non c'è bisogno di rispondere. La sua maleducazione risponde da sola
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----- Original Message -----
From: Fulvio Del Deo
To: Antonio Rispoli
Sent: Sunday, November 01, 2015 3:16 PM
Subject: Re: Parmigiano kasher.

Gentile signore
Usa sempre questa risposta quando è a corto di argomenti?
Sappia che non ha alcun diritto d'insultare un lettore che le chiede ragguagli sugli strafalcioni da lei scritti su di una testata giornalistica.
Sottoporrò al mio legale questo nostro carteggio e lo renderò pubblico, essendo mio sacrosanto diritto salvaguardare la mia dignità dai suoi insulti gratuiti.

Ho avuto molta pazienza a leggere le sue risposte oltraggiose nei confronti degli ebrei e nei confronti della mia personale intelligenza.
Credeva forse che io bevessi le sue fandonie riguardo le sue fantasiose amicizie con ebrei? Non credo proprio che esistano ebrei disposti ad esserle amico, visto e considerato l'odio che lei nutre nei confronti di tale etnia, come ampiamente documentato dai suoi articoli che già più di una volta hanno richiamato l'attenzione del Consiglio di Disciplina dell'Ordine dei Giornalisti.

La saluto come finora ho fatto per buona educazione, cosa di cui lei invece non ha mai sentito la necessità.
Il volto del "giornalista" in questione.



sabato 24 ottobre 2015

Coltello Gerusalemme

Un palestinese di Rafah ha chiamato sua figlia nata lunedì 21 ottobre 2015 SAKIN AL-QUDS, "Coltello Al-Quds ", (AlQuds è Gerusalemme in Arabo). Le autorità comunali si sono congratulate con lui. La fotografia del certificato di nascita della piccina è stata pubblicata online con molto orgoglio da suo padre, il quale sicuramente si augura che la piccina da grande possa uccidere il maggior numero di ebrei possibile.




Coltello Al-Quds in Arabo si scrive così:

سكين القدس
Chi non ci crede può andare a verificare con google translator.


Qui ho evidenziato il nome Coltello Al-Quds sul certificato di nascita emesso dal comune di Rafah, "Stato di Palestina". 

I sostenitori di "palestina libera" sappiano che questo accade nella "palestina libera" e non in un "territorio occupato dai sionisti". 

E sappiano che, quando gridano questo slogan, è proprio questo incubo che stanno invocando. 

mercoledì 30 settembre 2015

Funerale d'Ingrao


E' d'obbligo una premessa.

Pietro Ingrao era nato a Lènola. Lènola è un ridente paesino in provincia di Frosinone, non lontano da Sperlonga. Durante la Seconda Guerra Mondiale, questo piccolo centro agricolo ha vissuto degli episodi orribili, venuti a galla solo da alcuni anni e chiamati comunemente "marocchinate".



L'esercito francese aveva inviato lì alcune truppe del Corps expéditionnaire français en Italie, i cui soldati (prevalentemente musulmani del Nord Africa) sembravano molto demotivati. Così, per dar loro una ragione che potesse riaccendere gli entusiasmi, i comandi militari annunciarono che in tutta quella zona avrebbero potuto fare ciò che volevano: rubare, saccheggiare, stuprare le donne e i bambini. Nessuno avrebbe mai fatto parola dell'accaduto e il mondo non avrebbe mai saputo nulla. E così è stato per decenni.

«A Lenola il 21 maggio hanno stuprato cinquanta donne, e siccome non ce n'erano abbastanza per tutti hanno violentato anche i bambini e i vecchi. I marocchini di solito aggrediscono le donne in due - uno ha un rapporto normale, mentre l'altro la sodomizza.» (Norman Lewis nel libro Napoli '44)

«Soldati! Questa volta non è solo la libertà delle vostre terre che vi offro se vincerete questa battaglia. Alle spalle del nemico vi sono donne, case, c'è un vino tra i migliori del mondo, c'è dell'oro. Tutto ciò sarà vostro se vincerete. Dovrete uccidere i tedeschi fino all’ultimo uomo e passare ad ogni costo. Quello che vi ho detto e promesso mantengo. Per cinquanta ore sarete i padroni assoluti di ciò che troverete al di là del nemico. Nessuno vi punirà per ciò che farete, nessuno vi chiederà conto di ciò che prenderete » 
(da un volantino dell'esercito francese, tradotto dell'Associazione Nazionale Vittime Civili)

Chi vuole approfondire il tema, può farlo molto semplicemente cercando "marocchinate" sul web con qualunque motore di ricerca.

Perché vi ho parlato di Lènola? perché a Lènola sarà seppellita la salma di Pietro Ingrao, fra pochi minuti, alle 15:00.



Stamattina alla radio il notiziario ha detto che al suo funerale "sventolavano bandiere rosse del fu partito comunista, bandiere di rifondazione comunista, bandiere della CGIL e bandiere palestinesi".

Bandiere palestinesi? E l'hanno detto come la cosa più ovvia del mondo. Pietro Ingrao era italiano, ma di bandiere italiane non ce n'era nemmeno una!

Spero che i fans non abbiano portato quelle bandiere dei terroristi arabi anche a Lènola: sarebbe come stuprarla di nuovo!

giovedì 10 settembre 2015

Accomunati dallo stesso nemico immaginario


L'odio per l'ebreo, latente o manifesto che sia, è talmente radicato e condiviso al punto che spesso può assumere una funzione socializzante.
Più di una volta mi è capitato che una persona appena conosciuta mi offrisse tale odio come fattore accomunante.
Parlando di fatti di attualità, un tizio di sinistra, una brava persona che ancora non mi conosceva, mi disse candidamente «Quelli poi [gli Israeliani] sono ebrei... e gli Ebrei sono un popolo di merda», con la certezza di trovarmi pienamente d'accordo con lui.

Immaginate il suo stupore quando gli chiesi altrettanto candidamente «Perché?»

Cominciò a balbettare, totalmente in crisi. Evidentemente non aveva mai incontrato nessuno che avesse reagito così.

Venne fuori poi che lui non aveva nulla contro gli Ebrei e che gli unici che aveva conosciuto (una famiglia presso cui aveva lavorato per l'assistenza a una figlia inabile) avevano lasciato in lui un bellissimo ricordo.


giovedì 3 settembre 2015

«Fermate la guerra e non verremo in Europa»

In risposta al ragazzino siriano di cui parlano oggi tutti i media.

(vedi qui: http://www.lastampa.it/2015/09/02/esteri/fermate-la-guerra-non-verremo-in-europa-la-crisi-dei-siriani-nellinnocenza-di-un-bambino-0KDt9WgY9wLpcQfYDIzXvO/pagina.html)



Caro ragazzino siriano.

In Europa e negli USA solo quelli BRUTTI E CATTIVI COME ME hanno sempre detto che non bisognava "smantellare Guantanamo", che non bisognava "ritirare le truppe alleate dall'Iraq e dall'Afghanistan", che non bisognava "dare forza ai ribelli delle primavere arabe".

Gli altri, quelli che si dicono BUONI E PACIFISTI, hanno voluto che la gente come te, il tuo paese e quelli limitrofi venissero lasciati in balia dei mostri che adesso spargono sangue innocent
e a ettolitri, perché dicevano (anzi gracchiavano!) che LA DEMOCRAZIA NON SI ESPORTA E LA PACE NON SI PUO' IMPORRE.
Non erano in grado di capire la realtà, accecati com'erano dalla loro ideologia fanatica. Adesso quei pezzi di merda BUONI E PACIFISTI tacciono e continuano a strafottersene altamente di te e della tua gente.

Sappi che NOI BRUTTI E CATTIVI NON CI DIMENTICHEREMO MAI DI VOI E SAREMO SEMPRE AL VOSTRO FIANCO.


sabato 25 luglio 2015

"Non svegliare il can che dorme", ovvero la tolleranza razzista dei benpensanti di sinistra

... e ci sarebbe da aggiungere che il cane non dorme affatto, ma ringhia, sbrana e fa carneficine ogni giorno.

Di cosa sto parlando? Ora ci arrivo. Con calma. Piano piano.

Immaginiamo di voler indire una manifestazione nazionale contro mafia, camorra e ndrangheta e che proprio le organizzazioni antimafia vengano a dirci che dobbiamo evitare di fare cortei in Sicilia, Campania e Calabria. 

Non sarebbe strano?
Sì, certo che sarebbe strano. Anzi direi che sarebbe proprio inquietante!

E allora noi chiederemmo alle organizzazioni antimafia il perché di questo loro divieto. 
E quale sarebbe la risposta? 
«Quei cortei potrebbero offendere gli abitanti di quelle regioni a presenza mafiosa, camorristica e ndranghetosa».

Sarebbe strano, no? No, non sarebbe solo strano, ma inquietante e schifoso: sarebbe una forma di razzismo verso quelle regioni, perché si intende dire che quella gente là deve tenersi le mafie e fottersi, perché le mafie sono parte della loro cultura e che non bisogna umiliare la culture "altre", ma rispettarne la diversità. 

Dite la verità, vi piacerebbe un discorso simile? Spero proprio di no. Eppure in Europa in discorso molto simile l'ha fatto la sinistra, in Svezia.



La Svezia un tempo era la patria della parità di genere, della libertà dei costumi... d'estate, giovani e non, ci si spogliava e ci si tuffava nudi a mare. Nei parchi cittadini si prendeva il sole in costume da bagno.

Oggi non è più così. Oggi, quella che si definisce "sinistra antirazzista" e i sedicenti militanti dei diritti civili, invece di condannare i crimini degli stati islamici contro i gay, protestano contro un corteo che secondo loro potrebbe "offendere gli abitanti dei quartieri a maggioranza islamica".

Ciò invece offende tutti noi, offende la democrazia, offende l'idea stessa di società civile. E' molto grave ed è ancor più grave la leggerezza, la assoluta mancanza di logica, con cui si fanno queste affermazioni.

E vorrei capire: secondo questi benpensanti di sinistra, i gay che hanno avuto la disgrazia di nascere in quei quartieri islamici che dovrebbero fare? Suicidarsi per non offendere la sensibilità degli intolleranti religiosi?


martedì 19 maggio 2015

Un insolito stendardo su Palazzo Chigi

L'Italia è un paese strano, a volte demenziale... troppo spesso senza palle e voltagabbana.

Di che sto parlando oggi? della bandiera che è apparsa su Palazzo Chigi accanto a quella italiana e a quella dell'Unione Europea. 



E' una bandiera identica a quella della Giordania, con le tre bande orizzontali che rappresentano i califfati abbaside, omayyade e fatimide, e col triangolo rosso della dinastia hashemita. Manca solo la stella a sette punte che rappresenta i primi sette versi del Corano.

E allora -chiedo- che cavolo ci fa la bandiera della Giordania amputata della stellina su Palazzo Chigi? E' forse in visita re 'Abdallah e noi come al solito facciamo figuracce mettendo una bandiera raffazzonata? No. Scopro che non è così. 

E lo scopro da un twitt di Riccardo Pacifici che scrive a Renzi:
Caro presidente del Consiglio. Caro Matteo. lo Stato di Palestina ancora non esiste e non si capisce quella bandiera
https://twitter.com/riccardpacifici/status/600314250700161024/photo/1

Il nostro è un paese davvero strano... ignorante? Diciamo "diversamente istruito", per non offendere nessuno. Un paese dove si dice che il Molise non esiste, ma che esiste una certa Palestina con tanto di stato e bandiera.

Ignoranza per ignoranza, almeno preferirei che si dicesse che "Palestina" è nome femminile singolare diminutivo di "Palesta", e che su Palazzo Chigi sventolasse la bandiera del Molise!

lunedì 18 maggio 2015

E adesso vediamo chi erano le due nuove sante "palestinesi"

La prima è Maryam Sūltanah Danil Ghaţţas, nata a Gerusalemme il 4 ottobre 1843 e morta a Ein Kerem il 25 marzo 1927. A quell'epoca Gerusalemme era capoluogo ottomano del Sangiaccato omonimo. La nazionalità palestinese non era stata ancora inventata, perciò potremmo dire che la signora in questione era ottomana, o cittadina turca dhimmi (non musulmana, perciò ritenuta dall'Impero suddita di serie B), oppure dhimmi del millet cristiano-cattolico. Se invece volessimo attribuirle una nazionalità considerando in quale stato si trova oggi la città in cui è nata, dovremmo dire che è israeliana, essendo Gerusalemme la capitale di Israele.
La seconda santa è Mariam Baouardy, nata a I'billin il 5 gennaio 1846 e morta a Betlemme il 26 agosto 1878. I'billin è un piccolo centro in Galilea (Israele). Betlemme invece ricade oggi sotto il controllo di Abu Mazen. Fin quando la città era sotto il controllo israeliano, la popolazione cristiana della città rappresentava più del 60%. Oggi si parla del 25%, volendo essere ottimisti.
Perché le chiamano "palestinesi"? Non hanno fatto mai parte né dell'OLP, né di Fatah, né di Hamas ecc., non hanno mai indossato una kefia col motivo a filo spinato creato dagli stilisti di Arafat; da quanto è dato sapere, pare che non abbiano mai inneggiato alla distruzione del popolo di Israele, né predicato il terrorismo suicida.
Perché "palestinesi", allora? Io un'idea ce l'avrei: perché il Vaticano non trascura mai le ragioni di marketing.

 

giovedì 14 maggio 2015

Vaticano, via libera al primo accordo con lo Stato Islamico del Daesh

Vaticano, via libera al primo accordo con lo Stato Islamico del Daesh

Alla vigilia della visita del presidente Abu Bakr al-Baghdadi, le due delegazioni diplomatiche hanno siglato un concordato che apre una nuova pagina nelle relazioni tra i due Paesi. "Condanna" di Israele


giovedì 5 marzo 2015

Il "buon accordo" di Obama.

Sebbene l'Iran abbia ribadito senza mezzi termini che non ha nessuna intenzione di piegarsi alle morbidissime condizioni offerte dal più filo-iraniano dei presidenti americani, definendole "eccessive e illogiche", i nostri media si ostinano a fingere di non capire. Anzi, tentano di spacciare come una vittoria il fallimento degli incontri di Montreux, dai quali Kerry porta a casa solo un eventuale prossimo incontro che dovrebbe avvenire il 15 marzo in una località non ancora stabilita, forse Ginevra.


La nostra vecchia e rimbecillita Europa, in grado ormai di pensare solo ai soldi, guarda con interesse a un'eventuale fine dell'isolamento del paese mediorientale; tant'è che il nostro ministro degli esteri Paolo Gentiloni fa i salti di gioia al solo pensiero del vantaggio economico che potrebbero trarne le imprese italiane dalla cancellazione delle sanzioni internazionali nei confronti della sanguinaria dittatura teocratica khomeinista.

http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2015/02/28/gentiloni-iran-soluzione-positiva-negoziato-nucleare-portera-vantaggi-imprese_gYIXxDupivCCNgwB6Z4hUI.html?refresh_ce

Sulla TV francese intanto va in onda lo scontro fra civiltà: da una parte i principi fondanti della nostra società, LibertéÉgalitéFraternité, dall'altra il più bieco relativismo, quello che pretende di difendere il diritto a munirsi di micidiale tecnologia nucleare perfino da parte di uno Stato che rappresenta non solo una delle più oppressive e sanguinarie dittature attualmente al mondo, ma anche uno dei maggiori sponsor del terrorismo internazionale.



Fin qui nulla di strano, se non fosse che a rappresentare le due visioni del mondo si siano come scambiati i ruoli: infatti, la prima posizione è difesa dalla scrittrice persiana 
Chahdortt Djavann, mentre nei panni di sostenitore della dittatura khomeinista a dotarsi di atomica vi è un personaggio definito "uomo di scienza", Bernard Hourcade, direttore emerito del CNRS.

Chi, come me, segue da vicino la vicenda del nucleare iraniano sa come questa stia andando avanti ormai da decenni senza approdare mai a nulla di buono. Forse non tutti ricordano i controlli dell'AIEA, di come questi venissero sistematicamente ostacolati dall'Iran, o dirottati, gabbando l'intera comunità internazionale.

https://ilblogdibarbara.wordpress.com/2012/05/30/laiea-conferma-le-reali-intenzioni-delliran-costruire-la-bomba-atomica/


Sei anni fa ebbi la pazienza di raccogliere un gran numero di link degli articoli sul nucleare iraniano, a partire dal 2002. Fate caso a quante volte la comunità internazionale abbia posto ultimatum all'Iran, senza ottenere in cambio altro che sberleffi e prese in giro.

Buona lettura
Fulvio Del Deo
 
 

ANNO 2009
 
Iran/ Nucleare, Ue: Pronti ad adottare le misure necessarie per il rifiuto a collaborare della repubblica islamica
Bruxelles, 11 dic. (Ap) - I Ventisette dirigenti dell'Unione europea hanno rivolto un appello alla comunità internazionale ad agire di fronte al rifiuto dell'Iran a collaborare sul suo programma nucleare. "La persistente incapacità dell'Iran ad adempiere ai suoi obblighi internazionali e la sua mancanza di interesse nella prosecuzione di negoziati richiedono una risposta chiara", si legge nelle conclusioni approvate dai ventisette dirigenti dell'Ue riuniti in consiglio a Bruxelles. "L'Unione europea è pronta ad adottare le misure necessarie", prosegue il comunicato, che incarica i ministri degli Esteri dei Ventisette di preparare queste "misure". Il primo ministro britannico Gordon Brown ha ribadito che Londra è pronta a "considerare sanzioni" contro l'Iran a inizio 2010 se Teheran non fornisse "risposte soddisfacenti" sul suo programma nucleare. Il presidente francese Nicolas Sarkozy si è già dichiarato "rassicurato" dal sostegno delle Nazioni Unite a nuove sanzioni, volute da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia.
11 DIC 2009 http://www.apcom.net/newsesteri/20091211_205200_535fcdc_78373.html

Nucleare, Gates si aspetta nuove sanzioni per Iran
KIRKUK, Iraq (Reuters) - Il Segretario alla Difesa americano Robert Gates ha detto oggi di aspettarsi che la comunità internazionale imponga ulteriori significative sanzioni nei confronti dell'Iran per il suo programma nucleare.
venerdì 11 dicembre 2009 10:43
 

ANNO 2006

Accordo all'Onu: ultimatum all'Iran sul nucleare
NEW YORK È stato approvato all'unanimità ieri dai 15 paesi membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite un documento che concede 30 giorni di tempo all'Iran, per ottemperare all'intimazione di rinunciare all'arricchimento dell'uranio.
il Piccolo — 30 marzo 2006   pagina 05   sezione: ATTUALITÀ
http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2006/03/30/NZ_05_HAMA.html




 

ANNO 2005
 
Fatwa segreta: «Giusta l' atomica islamica»La Guida suprema Ali Khamenei: non possiamo essere più deboli degli infedeli
Olimpio Guido Pagina 13 (23 novembre 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/novembre/23/Fatwa_segreta_Giusta_atomica_islamica_co_9_051123034.shtml
 
Usa e Ue rinviano la denuncia dell' Iran all' OnuVIENNA - Le tre potenze dell' Unione Europea e gli Usa rinunciano per il momento a proporre all' Agenzia atomica dell' Onu (Aiea) la denuncia dell' Iran al Consiglio di Sicurezza Onu per i presunti progetti nucleari militari di Teheran.
Pagina 10 (22 novembre 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/novembre/22/Usa_rinviano_denuncia_dell_Iran_co_9_051122023.shtml
 
«L' Iran riprende la conversione dell' uranio»L' Iran avrebbe avviato una nuova fase di conversione dell' uranio alla forma gassosa, una tecnica che prelude all' arricchimento del minerale in modo da renderlo utilizzabile quale combustibile per un reattore elettro-nucleare (ma anche per usi bellici).
Pagina 17 (17 novembre 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/novembre/17/Iran_riprende_conversione_dell_uranio_co_9_051117049.shtml
 
L' Europa all' Iran «Stop nucleare e poi discutiamo»DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES - Le risposte dell' Europa all' Iran sono due. La prima, quella ufficiale, è sintetizzata nella dichiarazione approvata del Consiglio dei ministri «Affari generali», riunito ieri a Bruxelles. In sintesi: se Teheran vuole davvero riprendere i negoziati sul nucleare, non può limitarsi a inviare una lettera. Piuttosto sospenda le attività di «arricchimento dell' uranio», come richiesto dall' Aiea. Poi, ma solo poi, si potrà tornare a discutere. L' altra reazione, invece, è semplicemente accennata dal britannico Jack Straw, presidente di turno del Consiglio dei ministri europei: «I contatti informali con gli iraniani continuano». Come dire: abbassiamo i toni.
Sarcina Giuseppe Pagina 15 (8 novembre 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/novembre/08/Europa_all_Iran_Stop_nucleare_co_9_051108041.shtml
 
L' Iran chiede di riaprire la partita nucleareOfferta all' Ue: negoziamo. Attacco a Fini, che replica: «Non accetto lezioni»
ROMA - Se le relazioni dell' Iran con gran parte dell' Occidente sembravano incamminate in un vicolo cieco, adesso in quel vicolo c' è quanto meno del movimento. La Repubblica islamica ha fatto sapere di aver chiesto alla troika europea formata da Francia, Germania e Gran Bretagna di riprendere i negoziati sul proprio programma nucleare, ritenuto da molti un cavallo di troia per la costruzione di una bomba atomica.
Caprara Maurizio Pagina 6 (7 novembre 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/novembre/07/Iran_chiede_riaprire_partita_nucleare_co_9_051107014.shtml
 
Unione fredda sulle sanzioni. Ranieri: necessarie se non ci sono garanzieROMA - Sanzioni contro l' Iran di Mahmoud Ahmadinejad? Le ha chieste ieri nell' intervista al Corriere della Sera il presidente dell' Assemblea federale della Margherita, il prodiano Arturo Parisi. La scelta non è semplice, gli effetti a lunga scadenza difficili da valutare, il dossier molto complicato.
Fregonara Gianna Pagina 6 (3 novembre 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/novembre/03/Unione_fredda_sulle_sanzioni_Ranieri_co_8_051103010.shtml
 
Teheran muove la piazza «Israele sarà cancellato»Ahmadinejad: «La nostra lotta al sionismo continua» Condanna di Onu e Vaticano: dichiarazioni inaccettabili
Coppola Alessandra Pagina 9 (29 ottobre 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/ottobre/29/Teheran_muove_piazza_Israele_sara_co_9_051029016.shtml
 
«La bomba? Noi vogliamo solo la libertà»Le donne di Teheran: «Sull' atomica, i nostri giornali e tv mentono» Ma c' è anche chi rivendica il diritto dell' Iran al nucleare: «Sono affari nostri. Perché si immischiano?»
Rosaspina Elisabetta Pagina 15 (28 settembre 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/settembre/28/bomba_Noi_vogliamo_solo_liberta_co_9_050928009.shtml
 
L' Iran minaccia ritorsioni su ispezioni Onu e petrolioTEHERAN - Fallita la recente offensiva diplomatica di Teheran per poter riprendere «l' attività nucleare a fini civili» con il benestare del mondo, l' Iran è ormai a un passo dal deferimento al Consiglio di Sicurezza dell' Onu e minaccia pesanti ritorsioni. Tra queste l' uscita dal Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), il conseguente rifiuto ad accogliere ispettori dell' Agenzia internazionale per l' energia atomica (Aiea) sul suo territorio e «decisioni» in campo petrolifero che potrebbero penalizzare le società europee.
Pagina 14 (21 settembre 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/settembre/21/Iran_minaccia_ritorsioni_ispezioni_Onu_co_9_050921036.shtml
 
Iran, corsa diplomatica per evitare le sanzioni
Possibile un rinvio del deferimento all' Onu
Taino Danilo Pagina 15 (17 settembre 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/settembre/17/Iran_corsa_diplomatica_per_evitare_co_9_050917080.shtml
 
La sfida di Teheran «Daremo il nucleare ai Paesi islamici»DA UNO DEI NOSTRI INVIATI. NEW YORK - La questione nucleare, che i 191 Paesi delle Nazioni Unite hanno cercato di nascondere sotto il tappeto, continua a ripresentarsi. Il nuovo presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad, ha detto ieri che l' Iran è pronto a condividere con gli altri Paesi islamici le sue conoscenze nucleari.
Taino Danilo Pagina 9 (16 settembre 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/settembre/16/sfida_Teheran_Daremo_nucleare_Paesi_co_9_050916024.shtml
 
L' Iran boccia le proposte Ue sul nucleareTEHERAN - «Una chiara violazione degli accordi precedenti». Così Teheran ha respinto le proposte consegnate ieri dall' Unione europea per risolvere la vertenza sul nucleare tra la comunità internazionale e l' Iran. L' Ue ha offerto aiuto nell' uso pacifico dell' energia nucleare e piena cooperazione in campo economico in cambio della rinuncia iraniana ai programmi di arricchimento dell' uranio e di produzione del plutonio.
Pagina 2 (6 agosto 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/agosto/06/Iran_boccia_proposte_sul_nucleare_co_9_050806036.shtml
 
L' Iran non ascolta l' Ue «Il programma nucleare è un nostro diritto»Gli Usa: «Ci rivolgeremo all' Onu»
Salom Paolo Pagina 10 (2 agosto 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/agosto/02/Iran_non_ascolta_programma_nucleare_co_9_050802019.shtml
 
«Il nucleare iraniano va fermato. Se serve, con la guerra»Kissinger: «Chiediamoci come sarebbe il mondo se le bombe nel metrò fossero state atomiche, con 100 mila morti»
Gwertzman Bernard Pagina 2 (20 luglio 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/luglio/20/nucleare_iraniano_fermato_serve_con_co_8_050720016.shtml
 
«L' Iran non rinuncia al nucleare»Il nuovo presidente Ahmadinejad sfida Israele e Usa, apre a Europa e Paesi arabi Rumsfeld: donne e giovani si rivolteranno.
Pagina 1 (27 giugno 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/giugno/27/Iran_non_rinuncia_nucleare__co_8_050627058.shtml
 
Scaccomatto all' atomica degli ayatollahDi fronte a un attacco preventivo contro i suoi reattori nucleari, l' Iran ha i piani per destabilizzare il Medio Oriente
Salama Sammy, Ruster Karen Pagina 6 (20 giugno 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/giugno/20/Scaccomatto_all_atomica_degli_ayatollah_co_9_050620016.shtml
Ultimatum della Ue all' Iran Basta nucleare o interverrà l' OnuTEHERAN - Gran Bretagna, Francia e Germania prendono posizione sul programma nucleare iraniano e avvertono di essere pronti a chiudere i negoziati avviati dall' Ue se Teheran dovesse riprendere l' attività di arricchimento dell' uranio.
Repubblica — 13 maggio 2005   pagina 21   sezione: POLITICA ESTERA
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/05/13/ultimatum-della-ue-all-iran-basta-nucleare.html
 
Khatami: «Ora l' America deve capirci»Il presidente iraniano: «Nessuno ha potuto dimostrare che vogliamo usare il nucleare a fini militari»
Conti Paolo Pagina 9 (8 aprile 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/aprile/08/Khatami_Ora_America_deve_capirci_co_9_050408022.shtml
 
Teheran snobba la Casa Bianca «Non ci comprerà con i pistacchi»L' Iran reagisce sdegnato ai segnali americani. «Gli Stati Uniti sono pronti a rinunciare alla produzione di combustibile nucleare in cambio di un carico di pistacchi consegnato con i camion?». Cyrus Naseri, un diplomatico impegnato nei negoziati sul programma atomico, non poteva scegliere un paragone più appropriato. I pistacchi rappresentano un' importante voce nell' export iraniano e hanno fatto la fortuna economica della famiglia di Hashemi Rafsanjani, figura di primo piano sospettato spesso di trescare, sotto banco, con Washington.
Olimpio Guido Pagina 10 (13 marzo 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/13/Teheran_snobba_Casa_Bianca_Non_co_9_050313033.shtml
 
Teheran avverte Usa e Ue: attenti a giocare col fuocoHassan Rohani, responsabile iraniano dei negoziati sul nucleare, ha detto che se Usa e Unione Europea decidessero di portare la questione del programma atomico dell' Iran davanti al Consiglio di Sicurezza dell' Onu chiedendo eventuali sanzioni, ciò equivarrebbe a «giocare con il fuoco».
Pagina 12 (6 marzo 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/06/Teheran_avverte_Usa_attenti_giocare_co_9_050306256.shtml
 
La versione di Teheran: «E' tutta una trappola tesa dagli americani»TEHERAN - Un invito ai libanesi ad aver «pazienza» e non cadere nella «trappola tesa da stranieri», ovvero dagli Stati Uniti. Una conferma della volontà di riprendere le attività di arricchimento dell' uranio e anzi l' intenzione di aumentarne sensibilmente la produzione.
Pagina 5 (2 marzo 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/02/versione_Teheran_tutta_una_trappola_co_9_050302021.shtml
 
«Colpire l' Iran non è per ora in agenda»La Rice ieri a Londra e Berlino: «Teheran è il maggiore sponsor del terrorismo»
Altichieri Alessio Pagina 6
(5 febbraio 2005) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2005/febbraio/05/Colpire_Iran_non_per_ora_co_9_050205023.shtml
 

ANNO 2004
 
«La Cia ha spiato ElBaradei»
La stampa Usa: intercettazioni per capire se protegge l' Iran
Caretto Ennio Pagina 12 (13 dicembre 2004) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2004/dicembre/13/Cia_spiato_ElBaradei__co_9_041213033.shtml

Teheran gioca d' anticipo nella crisi nucleare
Lo stop al programma per l' uranio domina l' avvio del vertice sull' Iraq. La Casa Bianca: «Servono ispezioni» Il regime si prepara a ospitare un incontro tra i ministri della regione
Battistini Francesco Pagina 8 (23 novembre 2004) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2004/novembre/23/Teheran_gioca_anticipo_nella_crisi_co_9_041123045.shtml

«L' Iran produce gas per le armi nucleari»
Il sottosegretario Usa Bolton: «Chiederemo sanzioni Onu»
Taino Danilo Pagina 13 (20 novembre 2004) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2004/novembre/20/Iran_produce_gas_per_armi_co_9_041120048.shtml
 
Promessa da Teheran: moratoria sull' uranioA partire dal prossimo 22 novembre, Teheran sospenderà ogni attività di arricchimento
Farkas Alessandra Pagina 11 (16 novembre 2004) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2004/novembre/16/Promessa_Teheran_moratoria_sull_uranio_co_9_041116033.shtml
 
«Europa e Usa ostaggi dell' Iran in cambio di ricchi contratti»Maryam Rajavi, leader dei mujahidin: «Il regime ha usato l' Unione Europea per bloccare la nostra attività. Io stessa non posso lasciare la Francia e sono di fatto confinata qui dentro. Le autorità francesi ci hanno accusato di terrorismo per poi scoprire che il loro dossier era vuoto. In realtà si sono piegati alle pressioni di Teheran. Americani ed europei sono diventati ostaggi dell' Iran in cambio di ricchi contratti commerciali»
Olimpio Guido Pagina 12 (26 ottobre 2004) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2004/ottobre/26/Europa_Usa_ostaggi_dell_Iran_co_9_041026034.shtml
 
Frattini: «Con Teheran useremo bastone e carota»LUSSEMBURGO - L' agenda europea è stata aggiornata sul tema della proliferazione nucleare con attenzione al «caso Iran». Dopo il Consiglio dell' Unione di ieri, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha riferito che è in preparazione «un pacchetto complessivo» destinato a Teheran sulla questione contenente «bastone e carota». L' Italia, ha detto il ministro, avrà l' occasione di illustrare ad Hassan Rohani, responsabile del programma nucleare iraniano, durante una visita a Roma, «l' approccio di una politica aperta, da un lato, ma molto chiara nel domandare il rispetto degli impegni presi con l' Aiea sui temi della trasparenza e dell' arricchimento» dell' uranio.
Pagina 16 (12 ottobre 2004) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2004/ottobre/12/Frattini_Con_Teheran_useremo_bastone_co_9_041012107.shtml
 
L' Iran annuncia missili da duemila chilometriL' ex presidente Rafsanjani: non ci fermeremo. A tiro ora ci sono Israele e l' Europa sudorientale
Gergolet Mara Pagina 13 (6 ottobre 2004) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2004/ottobre/06/Iran_annuncia_missili_duemila_chilometri_co_9_041006002.shtml
 
«Il Grande Ayatollah ha ordinato: voglio la prima atomica nel 2005»Il programma d' arricchimento dell' uranio prosegue a ritmi serrati nonostante l' Onu abbia imposto di interromperlo entro novembre Oppositori in esilio accusano la Guida In un rapporto dettagliato cifre e particolari del progetto
Olimpio Guido Pagina 13 (6 ottobre 2004) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2004/ottobre/06/Grande_Ayatollah_ordinato_voglio_prima_co_9_041006045.shtml
 
«Sanzioni all' Iran se cerca armi nucleari»
Teheran nega di aver ricevuto ultimatum da Parigi, Londra e Berlino
Caretto Ennio Pagina 10 (13 settembre 2004) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2004/settembre/13/Sanzioni_all_Iran_cerca_armi_co_9_040913037.shtml

«L' Iran ha nascosto piani per una centrifuga nucleare»
VIENNA - Gli ispettori dell' Aiea hanno trovato in Iran piani per la costruzione di un modello avanzato di centrifuga per l' arricchimento dell' uranio che Teheran non aveva dichiarato all' Agenzia internazionale dell' energia atomica in violazione degli impegni presi.
Pagina 15 (13 febbraio 2004) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2004/febbraio/13/Iran_nascosto_piani_per_una_co_9_040213047.shtml

Frattini e Khatami parlano di terrorismo e disarmoTEHERAN - Il ministro degli Esteri Franco Frattini è giunto ieri sera a Teheran per la sua prima visita ufficiale nel Paese. Oltre al presidente Khatami, Frattini incontrerà oggi il suo omologo iraniano Kamal Kharrazi e il segretario del consiglio per la sicurezza nazionale Hassan Rohani. In primo piano, nell' agenda dei colloqui, i temi della cooperazione nella lotta al terrorismo, dell' applicazione degli accordi con l' Aiea, l' agenzia per l' energia atomica delle Nazioni Unite, del rispetto dei diritti umani e delle prospettive di sviluppo dei rapporti bilaterali. L' Iran, alla fine dello scorso anno, ha accettato i controlli dell' Aiea sul suo programma nucleare (messo sotto accusa soprattutto da Stati Uniti e Israele), creando così le condizioni di base per il consolidamento e lo sviluppo dei rapporti con l' Occidente.
Pagina 12 (27 gennaio 2004) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2004/gennaio/27/Frattini_Khatami_parlano_terrorismo_disarmo_co_9_040127050.shtml
 

ANNO 2003

L' Iran firma protocollo anti-nucleare
Dopo mille rinvii, l' Iran ha firmato ieri a Vienna, presso l' Agenzia Onu per l' energia atomica, un Protocollo aggiuntivo al Trattato di non proliferazione nucleare (Tpn), che rappresenta un' importante concessione alla comunità internazionale, preoccupata dal programma nucleare del governo di Teheran.
Pagina 12 (19 dicembre 2003) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2003/dicembre/19/Iran_firma_protocollo_anti_nucleare_co_0_031219140.shtml
 
L' Iran sospende i suoi progetti nucleari
Impegno di Khatami con i ministri di Londra, Parigi e Berlino. Fischer telefona a Frattini. I garanti dell' accordo saranno i tre Paesi, non l' Ue. «Cauta soddisfazione» di Washington
Sarcina Giuseppe Pagina 13 (22 ottobre 2003) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/22/Iran_sospende_suoi_progetti_nucleari_co_0_031022023.shtml

Teheran apre le porte agli ispettori nucleari
Successo della missione anglo-franco-tedesca in Iran Iniziativa «atipica», promossa dai tre ministri degli Esteri che hanno poi informato la presidenza Ue
Sarcina Giuseppe Pagina 14 (21 ottobre 2003) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/21/Teheran_apre_porte_agli_ispettori_co_0_031021040.shtml

La sfida dell' Iran: «Meno collaborazione con gli ispettori Aiea»TEHERAN - In risposta all' ultimatum posto dall' Agenzia atomica delle Nazioni Unite, l' Iran ha annunciato ieri che d' ora in poi ridurrà il suo grado di collaborazione con gli ispettori della Aiea, i quali avevano dato a Teheran tempo fino alla fine di ottobre per dimostrare che il Paese non ha un programma di riarmo nucleare.
Pagina 8 (23 settembre 2003) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2003/settembre/23/sfida_dell_Iran_Meno_collaborazione_co_0_030923027.shtml

L' Iran respinge l' ultimatum Onu sul nucleare
VIENNA - Il governo di Teheran ha respinto l' ultimatum posto dall' Agenzia internazionale per l' energia atomica (Aiea): l' ambasciatore iraniano Ali Akbar Salehi, ha accusato Washington di «sollazzarsi con l' idea di invadere un altro territorio per ridisegnare la mappa del Medio Oriente» e ha accusato l' organismo presieduto da Mohammed ElBaradei di «prendere di mira l' impegno iraniano, nonostante una collaborazione con l' Agenzia che non ha precedenti».
Pagina 14 (13 settembre 2003) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2003/settembre/13/Iran_respinge_ultimatum_Onu_sul_co_0_030913046.shtml

«L' Iran ha l' atomica a portata di mano» Gli Stati Uniti pronti a reagire con la forzaDAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON - L' Iran è «molto vicino» a procurarsi l' atomica, e il Pentagono ha pronto un piano per attaccarlo con bombe e missili e distruggerne gli impianti nucleari.
Caretto Ennio Pagina 13 (5 agosto 2003) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2003/agosto/05/Iran_atomica_portata_mano__co_8_030805004.shtml

Gli ayatollah annunciano: «E' pronto il missile che può colpire Israele»
La missione di ElBaradei, capo dell' Agenzia atomica dell' Onu: ottenere un sì alle ispezioni a sorpresa. Gli iraniani si sentono così sicuri da sbeffeggiare gli israeliani. E' vero, ha annunciato un alto funzionario, abbiamo condotto «il test finale» il missile Shahab 3, capace di raggiungere Israele, l' Arabia Saudita e la Turchia.
Olimpio Guido Pagina 15 (8 luglio 2003) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2003/luglio/08/Gli_ayatollah_annunciano_pronto_missile_co_0_030708042.shtml

El Baradei: «Più trasparenza sul programma nucleare»TEHERAN - Il direttore dell' Agenzia internazionale per l' energia atomica, Mohammed ElBaradei, al termine del suo incontro di ieri a Teheran con il ministro degli Esteri iraniano Kamal Kharrazi, ha ribadito che l' Iran deve garantire «il massimo di trasparenza» sui suoi programmi atomici.
Pagina 13 (10 luglio 2003) - Corriere della Sera
 
L' Occidente preme: Teheran sveli i piani atomiciL' Agenzia nucleare dell' Onu chiede l' invio di ispettori. Oltre all' America anche la Russia su posizioni critiche. L' Ue: la forza può essere necessaria
Olimpio Guido Pagina 13 (17 giugno 2003) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2003/giugno/17/Occidente_preme_Teheran_sveli_piani_co_0_030617047.shtml
 
L' esplosivo dossier del nucleare iraniano finanziato dai russiMa su un punto, uno solo, Putin ha tirato fuori le unghie: va bene preoccuparsi della proliferazione nucleare e agire insieme, purché questo non diventi una competizione sleale contro le imprese russe che stanno costruendo in Iran la centrale di Busher.
Venturini Franco Pagina 5 (2 giugno 2003) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2003/giugno/02/esplosivo_dossier_del_nucleare_iraniano_co_0_030602012.shtml

«Basta pressioni, l' Iran non mente sul nucleare»ROMA - «Gli Stati Uniti stanno cercando semplicemente dei pretesti. Approfittano di qualsiasi cosa per esercitare pressioni sui Paesi con i quali hanno divergenze», dice il ministro degli Esteri iraniano Kamal Kharrazi.
Caprara Maurizio Pagina 10  (9 maggio 2003) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2003/maggio/09/Basta_pressioni_Iran_non_mente_co_0_030509001.shtml

Teheran: «Noi non progettiamo l' atomica, ce lo proibisce l' Islam»
DAL NOSTRO INVIATO TEHERAN - «Lo dichiaro non solo io ma lo hanno già detto e ripetuto tutti i vertici dell' Iran, dal presidente Khatami al presidente del Parlamento Karrubi: non abbiamo programmi per armi atomiche. Non li abbiamo avuti né li avremo: la nostra stessa religione vieta la realizzazione di simili armi. Produrremo solo energia elettrica per usi civili. Perciò abbiamo spalancato le porte a qualsiasi controllo dei nostri siti all' Onu»
Conti Paolo Pagina 5 (1 marzo 2003) - Corriere della Sera

L' IMBROGLIO DEI BARBARI
L' Iran ha annunciato progetti per l' estrazione dell' uranio e per rilavorare il combustibile nucleare usato; abbiamo recentemente scoperto due complessi nucleari iraniani segreti.
Krauthammer Charles Pagina 001.008 (15 febbraio 2003) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2003/febbraio/15/IMBROGLIO_DEI_BARBARI_co_0_0302152688.shtml
 

ANNO 2002

«Ma è la tecnologia occidentale che aiuta l' Iran»Il capo del Cremlino replica alle richieste della Casa Bianca di cessare la cooperazione nucleare con Teheran Stoccata di Putin su Taiwan: «Anche loro hanno missili»DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA - Sorrisi e grande soddisfazione per una pagina completamente nuova nella collaborazione fra i due Paesi, certamente. Ma anche molte questioni irrisolte che potrebbero trascinarsi a lungo e che scontentano entrambe le parti. Gli uomini dell' amministrazione Bush, che volevano andar via da Mosca con un accordo ritenuto dai militari di Washington assai più importante di quello firmato sulle Riduzioni degli Arsenali Offensivi Strategici: l' intesa sulla sospensione degli aiuti russi all' Iran.
Dragosei Fabrizio Pagina 2 (25 maggio 2002) - Corriere della Sera
 
Medio Oriente, un ponte tra Putin e il CavaliereLa Russia non rinuncia alla sua collaborazione nucleare con l' Iran, e l' Italia, in altri settori, mantiene i suoi interessi economici anche dopo che Teheran è stata inserita nell' «asse del male».
Venturini Franco Pagina 001.011 (2 aprile 2002) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/02/Medio_Oriente_ponte_tra_Putin_co_0_0204022968.shtml