venerdì 7 novembre 2014

Assassini patentati

Negli anni scorsi uccidevano imbottendosi di tritolo, per farsi poi esplodere nei luoghi più affollati, preferibilmente di giovani e bambini. Solo fra il settembre 2000 e il dicembre 2004 vi furono 143 attentati, per un totale di 1084 morti.

Per ricordarne solo alcuni fra i più disastrosi: 
Attentato suicida della discoteca Dolphinarium, 21 morti. Attentato suicida del ristorante Sbarro, 15 morti. Attentato suicida dell'autobus n. 16 di Haifa, 15 morti. Massacro della Yeshivat Beit Yisrael, 11 morti. Attentato dinamitardo del Café Moment, 11 morti. Massacro di Pesach, 30 morti. Attentato suicida del ristorante Matza, 15 morti. Attentato dinamitardo di Rishon LeZion (2002), 15 morti. Attentato dinamitardo dell'autobus all'incrocio di Megiddo, 17 morti. Attentato dinamitardo dell'autobus all'incrocio di Patt, 19 morti. Attentato suicida dell'incrocio di Karkur, 14 morti. Attentato dinamitardo dell'autobus di Kiryat Menachem, 11 morti. Massacro della stazione centrale di Tel Aviv, 23 morti. Massacro del bus 37 ad Haifa, 17 morti. Attentato dinamitardo dell'autobus di piazza Davidka, 17 morti. Attentato dinamitardo dell'autobus di Shmuel HaNavi, 23 morti.  Attentato suicida del ristorante Maxim, 21 morti. Attentato dell'autobus di via Gaza, 11 morti. Massacro del porto di Ashdod, 10 morti. Attentato dinamitardo dell'autobus di Beersheba, 16 morti. Attentati dinamitardi del 2004 nel Sinai, 34 morti.

Qualcuno di voi ricorda Wafa Idris, la palestinese divorziata che era incinta del suo amante segreto? Hamas le offrì come rimedio non un aborto, ma un bell'attentato suicida per far tornare tutto a posto e diventare un'eroina del popolo palestinese. Così, per festeggiare a modo suo il Giorno della Memoria della Shoà, il 27 gennaio 2002 innescando la cintura esplosiva in un negozio di Gerusalemme, si fece spappolare dal tritolo e uccise un pensionato. Dopo di lei, altre 7 ragazze sono state spedite in missioni suicide.

Poi, finalmente, cominciò a sortire i suoi effetti quello che gli pseudo-pacifisti hanno battezzato il "muro della vergogna". Da allora in poi divenne difficile infiltrarsi in Israele senza essere preventivamente controllati e ciò fece calare drasticamente il numero di attentati, con immenso dispiacere di personaggi come Luisa Morgantini, Gianni Vattimo, Samantha Comizzoli, Vittorio Arrigoni ecc..

"Che fare?", si saranno chiesti i criminali che guidano quello pseudo-popolo che desidera la guerra perenne. Finché non hanno scoperto l'auto come arma contro la popolazione civile israeliana. 
Così è stato coniato anche l'hashtag #Drive4AlAqsa, che incoraggia a gettarsi con l'automobile sulla folla di pedoni ebrei. 

Un manifesto palestinese che incoraggia l'uso dell'auto per uccidere cittadini israeliani.

Fino a oggi, non si è sentita nessuna voce palestinese condannare tale pratica omicida. Anzi, gli assassini sono diventati eroi, più volte osannati dai leader. 

I tre assassini in un manifesto palestinese che li esalta come esempio da seguire.
Il testo dice: "Gli eroi di Gerusalemme e della moschea di AlAqsa", accompagnato del verso del Corano 33:23 che recita: "Tra i credenti ci sono uomini che sono stati fedeli al patto che avevano stretto con Allah. Tra di loro c'è chi ha compiuto il suo voto [immolandosi], e fra di loro c'è chi ancora attende [di compierlo]."


Un manifesto che incoraggia l'uso dell'auto come arma.