martedì 23 dicembre 2014

Per i media sono casi isolati di squilibrati

Il videogioco AMMAZZALINFEDELE è salito di livello. Un tempo occupava soprattutto i "palestinesi" e si trattava di ammazzare solo EBREI ovunque nel mondo e di bombardare Israele, denominato ENTITA' SIONISTA. In seguito si è passati ai livelli INTIFADA 1 e INTIFADA 2, nei quali l'obiettivo rimaneva lo stesso, gli EBREI. ma li si poteva ammazzare imbottendosi di tritolo e facendosi esplodere nella folla, oppure si potevano freddare i bimbi al parco con fucili di precisione. Poi è iniziato il livello HAMAS, con lanci di missili quotidiani sulla popolazione civile israeliana e scavo di tunnel sotterranei per sgozzare nel sonno i residenti nei kibbutz di frontiera.

Adesso finalmente si è entrati nel livello JIHAD GLOBALE, dove l'obiettivo è diventato l'INFEDELE in genere, anche il musulmano non osservante o semplicemente non fondamentalista.

Si può ammazzare chiunque, con qualunque mezzo. L'obiettivo prediletto rimangono pur sempre gli EBREI, ovviamente. Poi ci sono le DONNE (di qualunque etnia e religione) da violentare e poi sgozzare, o da sgozzare prima e da violentare poi, a scelta. Oppure da soffocare ficcando loro un CROCIFISSO per la trachea; una volta spirate le si può violentare. Ci sono gli OMOSESSUALI che in genere vengono impiccati o impalati. Infine, le persone qualsiasi, ignare, che sono per strada affaccendate nella loro quotidianità. 

Lo scenario non è più esclusivamente il Medioriente o il Nordafrica, ma ci si sposta nel nord e nel centro dell'Europa. Arma consentita è qualunque oggetto si presti a provocare la morte.

Molto adatti allo scopo sono gli AUTOMEZZI. In un primo momento si sono usati solo nello scenario di Gerusalemme. In seguito in Francia e nel resto d'Europa.

I media occidentali ancora non vogliono riconoscere la magnificenza del fenomeno e parlano di "squilibrati isolati", però i fatti dimostrano che le cose stanno un tantino diversamente: solo fra ieri e oggi si contano ben 4 episodi di uccisioni di INFEDELI con AUTOMEZZI.

Ah, dimenticavo: se usate il prosciutto per coprirvi gli occhi, fate attenzione che il maiale è haram!



domenica 21 dicembre 2014

Non c'è limite allo sciacallaggio palestinese


Se inserite la foto sopra nella ricerca per immagini di Google, troverete un'infinità di link in cui si dice che la scarpina apparteneva a una povera bambina palestinese uccisa dall'esercito israeliano. Questa falsa informazione è rimbalzata di twitter in twitter, di blog in blog, di giornale in giornale, senza che nessuno si ponesse il problema di verificarla prima. Che bisogno c'è di perdere tempo in lunghe ricerche, quando è proprio quello che il cittadino medio del mondo va cercando? ossia la dimostrazione che gli Ebrei sono delle merde assassine. 
La foto è passata anche per la BBC. E la BBC qualche ricerca stavolta l'ha fatta...

Così è venuto fuori che la scarpina apparteneva a una bimba israeliana ferita gravemente ad Ashkelon nel 2008 da un missile che i palestinesi hanno lanciato su un centro commerciale. Be', allora le merde assassine chi sono?
http://mfa.gov.il/MFA/ForeignPolicy/Terrorism/Pages/Grad%20rocket%20strikes%20busy%20Ashkelon%20mall%2014-May-2008.aspx#

sabato 20 dicembre 2014

Un bel regalo di Natale.

Finalmente il Parlamento Europeo riconosce il Nuovo Regno delle Due Sicilie e depenna Mafia, 'Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita dell'elenco delle organizzazioni criminali. Adesso ci si aspetta una risposta concreta dal Parlamento Italiano per porre fine ai 153 anni di occupazione illegale, di oppressione e criminalizzazione di un popolo che vorrebbe vivere in pace a armonia.


La pressione esercitata delle campagne di boicottaggio, gli appelli di intellettuali di tutto il mondo, le manifestazioni planetarie, l'isolamento culturale delle Università di Napoli e Palermo, le cinque navi della "Flotta 'e Masaniello" cominciano a raccogliere i meritati frutti.


Francesco Schiavone, il Che Guevara di Terra di Lavoro (come definito da Luisa Morgantini) riferendosi ai politici del parlamento italiano che ancora si oppongono alla nascita del Nuovo Regno delle Due Sicilie, ha così commentato: «Hann'a jett'o sanghe!». Condannato all'ergastolo per associazione mafiosa da un tribunale italiano, per Niki Vendola il Sandokan di Casal di Principe è «non solo un intellettuale raffinato, ma un leader credibile e coraggioso». 

Ecco il testo dell'appello sottoscritto da 1.123.123 intellettuali di Nord, Centro Italia e della Sardegna.

"Noi, cittadini d'Italia che desiderano vivere in un paese sicuro e prospero siamo preoccupati per la continua situazione di stallo politico e dall'occupazione e dall'attività degli insediamenti che portano ad ulteriori scontri con la popolazione del Nuovo Regno delle Due Sicilie, cancellando ogni possibilità di compromesso. È chiaro che le prospettive per la sicurezza e l'esistenza dell'Italia dipendono dall'esistenza di uno Stato del Sud, fianco a fianco con l'Italia. L'Italia dovrebbe riconoscere il Nuovo Regno delle Due Sicilie e il Nuovo Regno delle Due Sicilie deve riconoscere lo Stato italiano, sulla base dei confini del 1861. La vostra iniziativa per il riconoscimento del Nuovo Regno delle Due Sicilie farà avanzare le prospettive di pace e incoraggerà Italiani e Sud Italiani a porre fine al loro conflitto."
(seguono le firme di 1.123.123 intellettuali di Nord, Centro Italia e della Sardegna)


Il Nuovo Regno delle Due Sicilie reclama il Diritto al Ritorno al Nord per gli oltre 14 milioni di discendenti di nord italiani che vivono al sud, deportati dal regime mussoliniano e sfruttati nei lavori di bonifica delle paludi. Tra le altre richieste, c'è la ridefinizione dei confini, con l'annessione da parte del Nuovo Regno delle Due Sicilie dell'Abruzzo e dell'intera provincia di Latina, nonché di alcuni tratti costieri della Romagna e della Sardegna, oltre gli hinterland di Torino e Milano.

venerdì 7 novembre 2014

Assassini patentati

Negli anni scorsi uccidevano imbottendosi di tritolo, per farsi poi esplodere nei luoghi più affollati, preferibilmente di giovani e bambini. Solo fra il settembre 2000 e il dicembre 2004 vi furono 143 attentati, per un totale di 1084 morti.

Per ricordarne solo alcuni fra i più disastrosi: 
Attentato suicida della discoteca Dolphinarium, 21 morti. Attentato suicida del ristorante Sbarro, 15 morti. Attentato suicida dell'autobus n. 16 di Haifa, 15 morti. Massacro della Yeshivat Beit Yisrael, 11 morti. Attentato dinamitardo del Café Moment, 11 morti. Massacro di Pesach, 30 morti. Attentato suicida del ristorante Matza, 15 morti. Attentato dinamitardo di Rishon LeZion (2002), 15 morti. Attentato dinamitardo dell'autobus all'incrocio di Megiddo, 17 morti. Attentato dinamitardo dell'autobus all'incrocio di Patt, 19 morti. Attentato suicida dell'incrocio di Karkur, 14 morti. Attentato dinamitardo dell'autobus di Kiryat Menachem, 11 morti. Massacro della stazione centrale di Tel Aviv, 23 morti. Massacro del bus 37 ad Haifa, 17 morti. Attentato dinamitardo dell'autobus di piazza Davidka, 17 morti. Attentato dinamitardo dell'autobus di Shmuel HaNavi, 23 morti.  Attentato suicida del ristorante Maxim, 21 morti. Attentato dell'autobus di via Gaza, 11 morti. Massacro del porto di Ashdod, 10 morti. Attentato dinamitardo dell'autobus di Beersheba, 16 morti. Attentati dinamitardi del 2004 nel Sinai, 34 morti.

Qualcuno di voi ricorda Wafa Idris, la palestinese divorziata che era incinta del suo amante segreto? Hamas le offrì come rimedio non un aborto, ma un bell'attentato suicida per far tornare tutto a posto e diventare un'eroina del popolo palestinese. Così, per festeggiare a modo suo il Giorno della Memoria della Shoà, il 27 gennaio 2002 innescando la cintura esplosiva in un negozio di Gerusalemme, si fece spappolare dal tritolo e uccise un pensionato. Dopo di lei, altre 7 ragazze sono state spedite in missioni suicide.

Poi, finalmente, cominciò a sortire i suoi effetti quello che gli pseudo-pacifisti hanno battezzato il "muro della vergogna". Da allora in poi divenne difficile infiltrarsi in Israele senza essere preventivamente controllati e ciò fece calare drasticamente il numero di attentati, con immenso dispiacere di personaggi come Luisa Morgantini, Gianni Vattimo, Samantha Comizzoli, Vittorio Arrigoni ecc..

"Che fare?", si saranno chiesti i criminali che guidano quello pseudo-popolo che desidera la guerra perenne. Finché non hanno scoperto l'auto come arma contro la popolazione civile israeliana. 
Così è stato coniato anche l'hashtag #Drive4AlAqsa, che incoraggia a gettarsi con l'automobile sulla folla di pedoni ebrei. 

Un manifesto palestinese che incoraggia l'uso dell'auto per uccidere cittadini israeliani.

Fino a oggi, non si è sentita nessuna voce palestinese condannare tale pratica omicida. Anzi, gli assassini sono diventati eroi, più volte osannati dai leader. 

I tre assassini in un manifesto palestinese che li esalta come esempio da seguire.
Il testo dice: "Gli eroi di Gerusalemme e della moschea di AlAqsa", accompagnato del verso del Corano 33:23 che recita: "Tra i credenti ci sono uomini che sono stati fedeli al patto che avevano stretto con Allah. Tra di loro c'è chi ha compiuto il suo voto [immolandosi], e fra di loro c'è chi ancora attende [di compierlo]."


Un manifesto che incoraggia l'uso dell'auto come arma.




domenica 28 settembre 2014

La presenza ebraica in Egitto

La presenza ebraica in Egitto risale agli albori della civiltà. La comunità moderna era composta da ebrei autoctoni (Rabbaniti e Caraiti) e da arrivi più recenti provenienti da altre parti dell'Impero Ottomano. Ecco una cronologia che mostra come gli ebrei in Egitto sono stati spogliati dei loro diritti, a cominciare dal diritto di cittadinanza nel 20° secolo.


1880: viene formato il Consiglio Reale d'Egitto. Nonostante le riforme ottomane "tanzimat", gli ebrei vengono ancora considerati dhimmi. Le classi medie e alte cercano protezione consolare europea e passaporto sotto il regime di capitolazione.

1914: 10.000 ebrei "stranieri" espulsi dalla Palestina arrivano in Egitto.

1918: 80-100.000 ebrei presenti in Egitto. Etnicizzazione degli egiziani in "razze separate".

1927: prima legge sulla nazionalità. I singoli cittadini sono tenuti ad applicarla.

Fine 1920 / '30: i Fratelli Musulmani (fondato 1928) e i nazionalisti lanciano attacchi sporadici sui non-musulmani (siriaci, armeni, ebrei, greci.) Dopo il 1933 i nazisti finanziano una campagna anti-ebraica.

1929: la legge sulla cittadinanza sancisce lo jus sanguinis. Viene data la preferenza agli arabi e musulmani. Solo 5.000 ebrei ricevono la nazionalità egiziana, 40.000 restano apolidi. I più poveri non potevano permettersi £ 5 per il certificato di nazionalità.

1937: la capitolazione è abolita. Dopo il 1949, il governo egiziano è responsabile per la protezione delle minoranze.

1938: I leader del movimento giovanile filo-nazista "Giovane Egitto" incontrano Adolph Hitler e chiedono l'espulsione degli ebrei.

1942: i Fratelli Musulmani si schierano contro la Dichiarazione Balfour.

2/3 novembre 1945: rivolte anti-ebraiche e contro le minoranze. Vengono date alle fiamme la Grande Sinagoga ashkenazita e altre istituzioni ebraiche del Cairo. Negozi ebraici saccheggiati. Sei morti.

1946: 200 ebrei alessandrini partono per Israele in emigrazione semi-legale.

1947: Heykal Pasha, delegato egiziano alle Nazioni Unite, minaccia che un milione di ebrei dei paesi arabi sarebbero a rischio se la ripartizione dell Palestina va avanti.

1947: la legge di arabizzazione del diritto societario insiste sul fatto che il 75% dei dipendenti devono essere arabi-musulmani.

1948: la polizia inizia caccia alle streghe anti-sionista. L'emigrazione verso Israele avviene clandestinamente.

Maggio 1948: arresto e internamento di 1.300 persone, di cui 1.000 sono ebrei. Sequestro dei loro beni. Scuole ebraiche postie sotto il controllo del governo e costrette ad attuare l'egizianizzazione. Ad alcuni ebrei è impedita l'istruzione superiore.

Giugno 1948: viene imposta la la legge. Gli ebrei locali vengono considerati una quinta colonna. Durante la prima guerra arabo-israeliana, avviene il sequestro dei beni ebraici, sia quelli privati che quelli comunitari. Circa 20.000 ebrei lasciano l'Egitto, diretti in Israele o in Europa. Vengono privati della nazionalità quelli che precedentemente l'avevano acquisita.

20 Giugno 1948: 22 ebrei uccisi nei bombardamenti di Karaite, quartiere del Cairo.

Luglio 1948: 500 negozi ebrei, tra cui i grandi magazzini Cicurel e Oreco sono bombardati. Viene incolpato un "complotto sionista". Circa 200 ebrei uccisi durante la rivolta estiva.

Settembre 1948: 19 ebrei uccisi. Aziende ebraiche saccheggiati.

Novembre 1948 negozi ebraici saccheggiati al Cairo.

1950 (revisionato 1951, 53 e 56) legge sulla cittadinanza vieta agli ebrei di ricevere nazionalità egiziana e consente di privare della nazionalità tutti i "sionisti".


26 gennaio 1952, Sabato Nero: i nazionalisti e i fondamentalisti attaccano proprietà greche, armene ed ebraiche.

1956 - 57 in seguito all'ascesa al potere di Nasser e degli "Ufficiali Liberi", espulsione di 25.000 ebrei in concomitanza con la crisi di Suez. (Greci e italiani non vengono espulsi).

1961-62 nazionalizzazione delle restanti proprietà ebraiche.

1967 internati tutti i maschi ebrei, dopo la Guerra dei Sei Giorni. Il numero degli ebrei scende a 15.000.

2014 al Cairo restano 12 ebrei, ad Alessandria solo 5.


(fonte:
http://jewishrefugees.blogspot.it/2014/09/denationalisation-of-jews-in-egypt.html)

giovedì 11 settembre 2014

L'Undicisettembre...

Il 21 gennaio 2009 pubblicai un post dal titolo




Un post che fu citato nel blog ufficiale del sito IlCannocchiale ed ebbe un numero notevole di lettori. Tutti pieni di speranze come me.


Complimenti per il tuo post, sei stato citato nel blog ufficiale de IlCannocchiale . Scopri il link per visitarlo. 


Oggi è l'11 settembre 2014. A distanza di oltre 5 anni, con un Obama al suo secondo mandato, le nostre speranze sono state tutti tradite. Barack Hussein Obama si è rivelato una grande delusione! Un finto nero, un finto lungimirante, un finto amico degli Arabi, un vero nemico dell'Occidente.

Dove sono finite tutte le tue promesse? Dopo aver abbandonato gli Iracheni al loro triste destino fatto di decapitazioni e crocifissioni, stai facendo piombare il mondo indietro di anni e anni, alla guerra fredda.

Obama, sei una sòla, un pezzottato, uno scemo-scemo-gomma-gomma... 'nu chiachiello!





sabato 30 agosto 2014

Rosa, fa caldo...

Rosa Schianoooo! 
Come si sta a Gaza adesso che Hamas ha festeggiato la sua vittoria?
Fa caldo, eh!? Se schiatt'e càvero...
Uh marò!
Fossi in te, oggi me la chiamerei di riposo,
indosserei quel bel bikini rosso che mettevi a Varcaturo 
e mi farei un bel tuffo a mare. 

Ciao, buona vita a te e...
STEIUMANNA.

mercoledì 23 luglio 2014

Sembra un articolo di Liberazione

Leggete il testo che segue e ditemi se non somiglia a un articolo di Liberazione, a un proclama di Casa Pound, o a un post di Beppe Grillo.

Il massacro disumano del regime israeliano nella Striscia di Gaza assediata ha avvisato che Israele è diventato un vero e proprio simbolo dei crimini di guerra per le sue offensive mortali contro il popolo palestinese. Questo regime è un vero simbolo di crimine di guerra... non si può ignorare facilmente centinaia di martiri e migliaia di feriti che ha provocato questo regime a Gaza. Il massacro di donne e bambini a Gaza ed il nuovo assedio di questo territorio non è altro che un genocidio e violazione dei diritti umani. I continui brutali e disumani attacchi del regime sionista contro il popolo indifeso della Palestina indicano una "moderna barbarie". 

Indovinate allora: estrema sinistra, estrema destra o 5 stelle?

Risposta: nessuno di loro.

Gli autori sono gli stessi autori dei crimini illustrati dalle foto qui in basso, il che induce a credere che questi non siano troppo diversi né dagli estremisti nostrani, né da Beppe Grillo. Di certo sappiamo che Beppe Grillo più di una volta ha tessuto le lodi della dittatura teocratica iraniana, ma anche gli altri non se ne discostano troppo.










giovedì 17 luglio 2014

I palestinisti sono di un cinismo senza limiti!

Altra immagine che spopola su internet, accompagnata da infiniti commenti di commiserazione per i poveri bambini di Gaza.


Mi addolora vedere bambini spettatori di ogni guerra; mi disgusta invece vedere come vengano cinicamente usate a fini propagandistici le immagini che li ritraggono sofferenti o morti. I bimbi in questa foto, ad esempio, sono cristiani fuggiti dalle persecuzioni islamiste in Siria. La foto risale al 2012 ed è stata scattata da una ONG polacca in un campo d'accoglienza in Libano. Nessuno dei nostri media o dei nostri pacifisti s'è curato di loro fino all'altro giorno.

Il fatto che molti si stiano intenerendo per i bambini arabi solo adesso che c'è di mezzo Israele, da condannare "senza se e senza ma", la dice veramente lunga!




martedì 15 luglio 2014

Altra foto virale di Pallywood

Ecco un'altra foto che i palestinisti europei fanno di nuovo girare nella rete in questi giorni. Questa è meno antica di Bimbo Senz'Ombra (2008), infatti risale al febbraio 2013 ed è opera del fotografo svizzero di origine egiziana Tariq Ramadan.

Qui sotto c'è l'immagine che circola con didascalia che in linea di massima recita "Ecco come i coloni sionisti aggrediscono una donna araba", oppure "Coloni ultra-ortodossi cercano di scoprire i capelli a una donna musulmana", senza tenere conto che anche le donne ebree "ortodosse" non scoprono i capelli in pubblico. Infatti che siano ebrei si può capire solo dalle kippà sulla testa dei due uomini. 



Più in basso la sequenza completa che mostra che la situazione non è poi così chiara come invece si vorrebbe far credere, infatti sembrerebbe sia stata la donna musulmana ad aggredire il gruppo di ebrei. Poi alla fine il marito della musulmana fa notare che c'è qualcuno che li sta fotografando. 

 

 

 

 

 

 

 

Un'altra cosa è poco chiara: DOVE è stata scattata questa sequenza? Infatti, dietro si legge una scritta in Inglese che appartiene alla pubblicità della scarpe Nike "The perfect fit for the perfect run". Il che fa pensare che non si tratti dei cosiddetti "Territori Palestinesi", ma molto probabilmente della stessa città Svizzera in cui vive il fotografo.


Allora bisogna chiedersi: CHI AGGREDISCE CHI?




lunedì 14 luglio 2014

«A morte chi ragiona con la sua testa e non sta con noi!»

Alcuni giorni fa una ragazza nord africana ha scritto sul suo facebook:


"Qualcuno ha postato questa foto orribile su facebook. E sotto i commenti mostravano grande pietà per i poveri palestinesi e tanto rancore per gli spietati israeliani.


MA QUESTA E' UNA FOTO DELLA STRAGE DI INNOCENTI CHE AVVIENE DA TRE ANNI IN SIRIA!




Voi Occidentali vi intenerite solo se la guerra di cui si parla riguarda la Palestina! Piangete pensando che quei morti sono palestinesi... MA I MORTI SIRIANI PER VOI NON SONO NULLA? I palestinesi se la vanno cercando la morte, usano i loro bambini e le loro donne come scudi umani. Ma io ho capito tutto: A VOI NON FREGA NIENTE DELLA VITA DI NOI ARABI, a voi ancora interessa la distruzione degli ebrei. Sono passati secoli e voi ancora odiate gli ebrei e STATE USANDO NOI ARABI COME PEDINE NEL VOSTRO SPORCO GIOCO!"

Oggi sono andato a curiosare sul suo diario e queste riflessioni non c'erano più. Non so se sia stata lei stessa a cancellare il tutto per paura, o gli admin di facebook, gli stessi che lasciano indisturbate la pagine neo-naziste, pornografiche e tutta l'altra munnezza.
Al loro posto ho trovato questa foto postata da un gruppo palestinista.


Anyone...? Any words....for this inhumanity....any Israel supporter..?

Non so se le abbiano inviato mail minatorie o che altro, ma immagino che in qualche modo siano riusciti a intimidirla, per punirla delle idee che aveva liberamente espresso.
Riguardo questa foto, c'è da dire che oggi è facile fare ricerche sulle foto con google-image, per poterne appurare l'attendibilità. Perciò ho fatto le mie ricerche. E indovinate che cosa ho trovato! Un'altra foto in cui si vedono i preparativi della troupe di fotografi e attori, con tanto di pubblico. C'è la ragazza seduta con lo zainetto rosa che qui compare con le mani in testa disperata, nell'altra foto è tranquilla e aspetta il momento dello scatto, mentre tutt'intorno una folla di curiosi, grandi e piccini, assiste alla messinscena. Ovviamente si vede lontano un miglio che il "soldato israeliano" non è né israeliano né soldato.
Eccola qui per voi. E una delle migliaia di foto fasulle messe in circolazione da Hamas.


"Bimbo Senz'Ombra"

In questi giorni sta girando di nuovo in modo virale la foto "Bimbo Senz'Ombra", opera photoshoppistica palestinista risalente almeno all'ottobre 2008, visto che la conservo da quella data nel mio computer. Non solo è grave il fatto che serva a una propaganda di odio che mira a falsare la realtà, ma è ancor più grave che la gente non si accorga degli errori neanche più vistosi, quando ha piacere a pensare che sia vero il messaggio che viene veicolato. Questa tendenza a lasciarsi autosuggestionare passivamente è indotta dall'anti-giudaismo con cui molta gente è stata nutrita fin dalla più tenere età. Anti-giudaismo divenuto poi antisemitismo camuffato da "anti-sionismo".  E sì, perché loro mica odiano tutti gli ebrei, odiano solo quelli che sono "sionisti", ossia quelli che ritengono che Israele debba esistere.


sabato 28 giugno 2014

Ebrei messi al bando dal vertice dell'Unione Africana

Rifiutate le dichiarazioni programmatiche di sostegno da parte delle nazioni africane; i rappresentanti della Lega Araba esigono che siano mandati via gli "israeliani" per poter iniziare il summit.
La cerimonia di apertura del 23 ° vertice dell'Unione Africana di giovedì a Malabo stava per cominciare con la dichiarazione, da parte di un certo numero di Stati partecipanti, in sostegno dei tre ragazzi israeliani rapiti, finché il cattivo sangue non ha portato le tensioni allo stato di ebollizione.
"Non avevo mai asssistito a una tale forma di razzismo e di antisemitismo. Siamo stati umiliati", hanno dichiarato alcuni degli ebrei presenti, i quali hanno lasciato la Guinea Equatoriale di fretta, dopo aver anticipato il loro volo.
«Tutto è iniziato quando uno dei delegati arabi, dall'Egitto, ci ha avvicinati a cena la sera prima dell'apertura, chiedendoci cosa facessero qui, indicando gli uomini che indossavano la chippà", ha detto l'imprenditrice israeliana Yardena Ovadia, che aveva organizzato l'invito della delegazione ebraica al summit.
Ovadia, che ha stretti legami con il presidente della Guinea Equatoriale Teodoro Obiang, ha detto di aver spiegato al delegato che lei e i suoi amici erano ebrei provenienti dagli Stati Uniti, ma non israeliani.
Il giorno seguente, i rappresentanti della Lega Araba si sono rifiutati di entrare nella sala fino a quando tutti gli ebrei (o come li chiamavano loro, la "delegazione israeliana") non fossero andati via,
"Eravamo già seduti nella sala conferenze", ha detto Ovadia. "quando i capi della Lega Araba hanno annunciato il boicottaggio della conferenza fino a quando la 'delegazione israeliana' nono fossa andata via. Abbiamo dichiarato ufficialmente che siamo Americani e non Israeliani, ma non è servito a nulla."
"C'era una rappresentante del Congresso degli Stati Uniti con noi. Era scioccata e ha detto che seguirà una dichiarazione ufficiale del governo", ha aggiunto Ovadia.
Quattordici delegati della delegazione della Conferenza dei presidenti delle maggiori organizzazioni ebraiche americane si sono alzati e hanno lasciato la sala, e la cerimonia di apertura è stata posticipata di un'ora.
Era in programma la partecipazione del presidente palestinese Mahmoud Abbas, ma questi si è fatto sostituire dal suo vice. Il Segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon era nella hall, così come il presidente egiziano al-Sisi, nonché il primo ministro spagnolo, quattro ministri iraniani, e di altri dignitari stranieri.
Lo scontro con la "delegazione israeliana", è stato avviato dal presidente della Mauritania.
Il rappresentante dell'Autorità palestinese, ha detto nel suo discorso al vertice che gli ebrei hanno sperimentato un olocausto, ma che attualmente stavano istigando un olocausto contro il popolo palestinese. Una dichiarazione rilasciata dal capo della delegazione ebraica ha detto che nessun orecchio avrebbe potuto assorbire tali parole minacciose.
"Nel nostro hotel ci sono quattro ministri iraniani di alto livello", ha detto Ovadia. "Sono stati molto cordiali fino al giorno dell'apertura del vertice. Poi ci hanno sbattuto la porta in faccia ingiustificatamente. Ciò non rimarrà senza risposta."
Ha aggiunto: "Il presidente della Guinea Equatoriale ci ha chiamato per scusarsi personalmente e ha invitato la Conferenza dei presidenti di delegazione a una cena speciale, ma noi avevamo già riprogrammato il loro volo privato di rientro e già erano andati via."
traduzione: Fulvio Del Deo


giovedì 1 maggio 2014

No Sardegna? No voto.


Dato che ai sardi con una legge elettorale ingiusta, viene impedito di eleggere i propri rappresentanti al Parlamento europeo, non rimane che protestare non andando a votare. 
Il gioco democratico non è normale ma truccato. 
Sono state tentate tutte le strade, sono stati proposte leggi ed emendamenti alla legge in discussione al Senato più che giusti ma bocciati. 
Si è contraddetto il principio di uguaglianza costituzionale fra i cittadini perché mentre la si garantisce ai cittadini siciliani non si garantisce i sardi. 
Quindi essendo l'arma del voto data ai cittadini sardi scarica, si sceglie semplicemente di non usarla. 
Il risultato del non voto sarà però un voto di libertà. 
Non si tratta quindi di una astensione che disprezza il votare o di disimpegno, ma l'ultima possibilità di esprimere collettivamente la propria indignazione e la richiesta di un collegio unico sardo e il rispetto dei sardi come minoranza linguistica.
L'astensione dal voto per il Parlamento europeo, dal quale sono assenti da diverse legislature i sardi, nasce non per scetticismo, disprezzo dell'Unione europea o dell'europeismo, ma al contrario dal desiderio di essere rappresentati da propri rappresentanti, legati alla Sardegna e che conoscono i nostri problemi, la nostra cultura e le nostre aspirazioni.
L'astensione è pure una forte protesta verso l'egoismo dei continentali e dei parlamentari tutti, che salvo una pattuglia di sardi, ha deciso di penalizzare la Sardegna oltre ogni limite consentibile.
Perciò aderiamo compatti a questa campagna di boicottaggio, propagandiamola e diffondiamola per iniziare a tutti i nostri amici di Facebook chiedendo loro di cliccare mi piace. I numeri ci daranno idea del consenso e della protesta di un popolo che veramente si è rotto le scatole ed è pronto a reagire democraticamente ma con forza.



mercoledì 30 aprile 2014

Vendola, quando la pezza è peggio del buco

‘Ma come ha potuto paragonare Barghouti a Che Guevara?’. 
Come se se lo aspettasse, ha risposto: 
‘Non l’ho detto infatti! Luisa Morgantini era seduta con noi e ha detto questa frase, quando hanno dato il titolo all’articolo l’hanno attribuita a me!’.
(http://moked.it/blog/2014/04/29/israele-le-contraddizioni-di-vendola/)

E infatti il nostro caro Niki non ha nulla a che fare con la Morgantini, nooo! Non erano tutti e due lì a contendersi sotto i riflettori mediatici la moglie di quell'ergastolano tanto caro ai rivoluzionari da operetta che il 25 maggio andranno a votare. Noooo, ma céccósa!

«Barghouti ha già dimostrato dopo gli accordi di Oslo di essere un leader che si assume la responsabilità di andare in tutte le comunità palestinesi per spiegare la necessità e la ragionevolezza del compromesso. Non è solo un intellettuale raffinato, ma un leader credibile e coraggioso.»
(http://80.241.231.25/ucei/PDF/2014/2014-04-30/2014043027369188.pdf)


Tirando le somme, secondo Vendola, Marwan Barghouti non può essere paragonato a Che Guevara, poiché evidentemente un tale paragone sminuirebbe le grandi doti di credibilità e coraggio del penta-ergastolano terrorista assassino.


La corte distrettuale di Tel Aviv ha condannato giovedì il capo di Fatah in Cisgiordania Marwan Barghouti, 44 anni, per la morte di cinque persone, quattro israeliani e un monaco greco. Barghouti è stato condannato per quattro attentati terroristici (tre riusciti e uno tentato) su 37 attentati che era accusato d’aver organizzato. Inoltre è stato condannato per appartenenza a organizzazione terroristica (era un capo della milizia illegale Tanzim e delle Brigate Martiri Al Aqsa).
(
Jerusalem Post, 20.05.04  -  http://www.israele.net/condannato-barghouti)

domenica 27 aprile 2014

Lettera aperta a Nicola Vendola

Gentile signor Nicola Vendola detto "Niki".

Fino a ieri credevo che Lei fosse un politico diverso dai soliti, di sinistra, di destra, di centro che siano. Nelle discussioni con amici, ho preso sempre le Sue difese, perché ho sempre ritenuto che Lei fosse al di sopra delle logiche perverse della politica spicciola. Evidentemente, mi ero sbagliato.

Infatti oggi leggo con profonda amarezza che, al paragone che Luisa Morgantini ha fatto fra Che Guevara e Marwan Barghouti, Lei non ha battuto ciglio, anzi a quanto pare ha voluto rincarare la dose aggiungendo: «Barghouti è molto ammirato in Italia, il mio partito si batterà per lui anche in Europa.»
Gentile signore, non credo che Lei sia all'oscuro dei delitti compiuti dal gruppo terroristico capeggiato da Barghouti: decine di attentati costati la vita a centinaia e centinaia di civili israeliani, con preferenza per i bambini sugli scuolabus, per le ragazzine alla loro prima uscita in discoteca, per le famiglie in festa ai ricevimenti.
No, non credo nemmeno che Lei sia all'oscuro della condanna a 5 ergastoli inflitta a Barghouti dalla Giustizia d'Israele.
E stiamo parlando d'Israele, non dell'Italia. Stiamo parlando di uno Stato democratico VERO, in cui la parola Giustizia può essere scritta con la lettera maiuscola. Non stiamo parlando della nostra misera Italia, in cui tutto resta impunito, dalle stragi terroristiche agli stermini in fabbrica, dalle ammazzatine di mafia alle ecatombi ambientali. Non stiamo parlando dell'Italia, dove un delinquente condannato a 4 anni di reclusione continua indisturbato a far politica. Stiamo parlando di Israele. Noi Italiani dovremmo lavarci la bocca prima di pronunciare quel nome, invece Lei ne ha accettato supinamente il paragone con la dittatura di Batista! E ha ugualmente accettato che venisse infognata l'immagine del Che con tale paragone.
Non credo che prenderò MAI PIU' le Sue difese nelle discussioni con gli amici, né che darò il mio voto al Suo partito. E già, perché è proprio di questo che si tratta: delle elezioni europee alle porte. E Lei ha pensato bene di sacrificare il voto di quattro gatti "sionisti" come il sottoscritto, a favore dei ben più numerosi voti antisemiti, pardon antisionisti, da rubare allo schieramento grillino.
Si rallegri, non credo che La contatterò MAI PIU'. Nel frattempo, provi a fare una passeggiatina romantica per le viuzze di Ramallah, sottobraccio al Suo compagno. Poi mi racconti come è andata... se torna vivo da lì.
Con profondo dispiacere, perché da oggi l'Italia mi appare ancora più irrecuperabile.
Fulvio Del Deo

 Niki Vendola insieme al suo compagnoTed Testa

mercoledì 26 marzo 2014

BDS: Gaza è la nuova Auschwitz

Ecco una delle tante immagini usate su Twitter dai fanatici di una delle più accanite organizzazioni di boicottaggio verso Israele.


Con l'aiuto di Photoshop si fa scempio della Storia e dalla verità.
Quelle che seguono sono le vere immagini di Gaza, città in cui ci sono circa 1700 miliardari. Non lo dico io, ma gli stessi dirigenti dell'Autorità Palestinese.