lunedì 4 aprile 2022

Le pandemie pilotate

Non avrebbero mai potuto dire apertamente:

«Cari sudditi, nei prossimi anni dovrete tutti vaccinarvi contro una dozzina di diverse malattie nuove, perché abbiamo intenzione di inondare il mondo con virus e batteri di nostra creazione, sviluppati per ridurre la popolazione mondiale, cogliendo di sorpresa i popoli nostri nemici, in modo da poter sacrificare soltanto loro e prendere possesso dei loro territori ricchi di risorse

Non sarebbe stato possibile proclamare ai quattro venti un crimine disumano di tale portata. Volendo, col lavaggio del cervello quotidiano la popolazione si sarebbe potuta pure convincere, aprendo pian piano la finestra di Overton, ma si sarebbe comunque corso il rischio di mandare nel panico le persone più sensibili, ci si sarebbe dovuti confrontare e conciliare con le autorità religiose, ma soprattutto si sarebbe fatto conoscere al nemico gli orribili piani imminenti.

Perciò è stato necessario diffondere una prima pandemia con un virus che è, sì, un tantino noiosetto e a volte pericoloso, ma è curabile nella stragrande maggioranza dei casi.

L’importante era suscitare un discreto allarme per indurre tutti a farsi iniettare i vaccini. Non tutti i tipi di vaccino, ma solo il Prodotto Unico, concepito ad hoc. Tutti gli altri ritrovati potevano essere usati liberamente dalle popolazioni nemiche.

(Unica eccezione degna di nota, quella del Governo di uno Stato molto piccolo e indipendente che, ignaro dei programmi di sterminio futuri, si era rifornito del vaccino prodotto dai nemici, molto più economico ed efficace. Gli effetti di quel vaccino contro il virus in circolazione si erano dimostrati più che soddisfacenti e superiori al Prodotto Unico imposto. Ma presto dallo Stato confinante gli è stato imposto di adeguarsi al Prodotto Unico.)

Nel frattempo, i Grandi Produttori di Fake, pagati profumatamente delle élite, hanno fatto circolare, come “segreti che non ci dicono”, anche un mucchio di notizie spesso contrastanti e molto inquietanti sui vaccini, dalle quali si è appreso che quei ritrovati sperimentali provocano più danni del virus stesso, la qual cosa non è affatto falsa, se rapportata alla bassa pericolosità del virus già in circolazione, ma sicuramente è inesatta se rapportata alla letalità delle successive pandemie in programma, attuate con agenti biotecnologici ben più mortali.

Far allontanare spontaneamente dal vaccino le persone più diffidenti servirà a sbarazzarsi di quella parte di popolazione poco avvezza all’ubbidienza.

Sicché le numerose dosi di vaccino successive alla prima sono state prodotte non già per proteggere dal virus iniziale, divenuto intanto endemico e pressocché innocuo, ma dalle malattie orrende che l’élite al potere aveva in programma.

Tutto sembrava andare secondo i piani. L’intera umanità sottomessa porgeva il braccio alle siringhe, ad eccezione dei disubbidienti. Questi ultimi venivano additati come “untori”, condannati all’isolamento e ritenuti “scientificamente” responsabili del perdurare della pandemia. Questo avrebbe reso la loro dipartita non già dolorosa bensì liberatoria.

A convincere maggiormente i disubbidienti della fondatezza dei loro sospetti c'era il dato inoppugnabile che loro fossero gli unici a sfuggire alla diffusa serie di disturbi circolatori, agli ictus, alle morti improvvise conseguenti a quelle iniezioni.

Intanto, lo Stato continuava a informare 24 ore su 24 sui nuovi casi di contagio, dei decessi, dei ricoveri in terapia intensiva, con l’unico scopo terrorizzare i sudditi. Nel quotidiano, li sottoponeva a umilianti rituali, fatti di tamponi e mascherine.

Restava impermeabile al martellamento  solo l’esigua minoranza di disobbedienti, quella destinata a soccombere alle pandemie programmate per il prossimo futuro.

A ogni dose si affermava con certezza che si sarebbe trattato dall’ultima, ma nella stanza dei bottoni già si sapeva che non ci si sarebbe fermati prima della decima.

Intanto si era arrivati alla quarta, ormai priva di qualsiasi efficacia contro il primo coronavirus, quello che fu attribuito all’incuria o alla cattiva alimentazione dei Cinesi, in quanto mangiatori di pipistrelli.

Tutto sembrava procedere per il meglio: gli ubbidienti ubbidivano, i disobbedienti rinunciavano a farsi proteggere, ignari della fine a cui si stavano condannando con le loro stesse mani.

Poi successe quello che non doveva succedere: qualcuno informò il nemico. Qualcuno, un Traditore che fingeva di essere nemico del nemico, fece in modo che il nemico scoprisse il Vaso di Pandora.

Scoppiò una guerra. Ci furono migliaia e migliaia di morti, ma la fonte delle pandemie in programma fu smantellata.

Grazie al Traditore, l’umanità si salvò da uno sterminio. Grazie al Traditore, tutte quelle punture divennero inutili (oltre che dannose in diversi casi). Grazie al Traditore, i disubbidienti non morirono e restarono i più sani e forti.

 


 

 

 

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