domenica 15 novembre 2015

I buonisti all'attacco


Ieri ho acceso la TV. C'era un dibattito, in cui erano quasi tutti d'accordo che la colpa di quanto è avvenuto a Parigi è da imputare alle guerre USA. C'era solo una donna isterica e rifatta che diceva le cose giuste, ma -ovviamente la propaganda sa lavorare bene!- era poco credibile per diversi fattori: per il tono di voce, per i labbroni e chissà probabilmente era berlusconiana...

Ho quasi vomitato.
Ho spento la TV.


A nessuno è venuto in mente che per mettere in atto questo attentato, quelli passati e quelli a venire, sono necessari un sacco di soldi? Nessuno si è chiesto chi sono i finanziatori?

Petrolieri arabi che nella vita hanno già potuto comprare di tutto, che già si sono fatti passare tutti gli sfizi, a cos'altro possono aspirare, se non a mettere in atto il Grande Disegno di Allah? Così consegnerebbero un mondo "migliore" alla loro progenie e i loro nomi rimarranno impressi a futura Memoria nei libri di Storia, come i grandi e generosi promotori del Nuovo Califfato Mondiale.

Ah, dimenticavo c'era anche anche il compassatissimo imam Izzedin Elzir con la sua faccia pulita e la sua elegante ipocrisia che condannava il terrorismo che colpisce "prima di tutto l'islam".
Solo chi non lo conosce può credere alle sue palle!


A chi continua a credere che l'Islam sia una religione di pace e a dire che anche i cattolici sono cattivi alla stregua dei fondamentalisti islamici perché hanno fatto le crociate (tralasciando il "particolare" che quelle avvennero molti secoli fa e che il Vangelo non prescrive guerre sante), propongo la lettura del Corano. 

Qui di seguito ci sono alcune Surat che ho scelto per la loro "pacificità", ma vi assicuro che il resto non è da meno. Chi volesse leggerlo tutto ma non ha intenzione di spendere un centesimo, può leggere la traduzione curata dell'Unione delle Comunità Islamiche d'Italia, qui: http://www.corano.it/corano.html

E ora, buona lettura!





«Uccideteli (gli infedeli) ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati: la persecuzione è peggiore dell'omicidio. Ma non attaccateli vicino alla Santa Moschea, fino a che essi non vi abbiano aggredito. Se vi assalgono, uccideteli. Questa è la ricompensa dei miscredenti.» (Sura 2:191)

«Presto getteremo nel Fuoco coloro che smentiscono i Nostri segni. Ogni volta che la loro pelle sarà consumata, ne daremo loro un'altra, sì che gustino il tormento. In verità Allah è eccelso e saggio».
(Sura 4:56).
«La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l'ignominia che li toccherà in questa vita; nell'altra vita avranno castigo immenso» (Sura 5;33)
«Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi! E ciò avvenne perché si erano separati da Allah e dal Suo Messaggero”. Allah è severo nel castigo con chi si separa da Lui e dal Suo Messaggero...! Assaggiate questo! I miscredenti avranno il castigo del Fuoco! O voi che credete, quando incontrerete i miscredenti in ordine di battaglia non volgete loro le spalle. Chi in quel giorno volgerà loro le spalle - eccetto il caso di stratagemma per [meglio] combattere o per raggiungere un altro gruppo - incorrerà nella collera di Allah e il suo rifugio sarà l'Inferno. Qual triste rifugio! Non siete certo voi che li avete uccisi: è Allah che li ha uccisi. Quando tiravi non eri tu che tiravi, ma era Allah che tirava*, per provare i credenti con bella prova. In verità Allah tutto ascolta e conosce.» (Sura 8:12-17).
«O Profeta, incita i credenti alla lotta. Venti di voi, pazienti, ne domineranno duecento e cento di voi avranno il sopravvento su mille miscredenti. Ché in verità è gente che nulla comprende.» (Sura 8:65).
«Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati. Se poi si pentono, eseguono l'orazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro strada. Allah è perdonatore, misericordioso.» (Sura 9:5).
«Combattete coloro che non credono in Allah e nell'Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo e siano soggiogati. Dicono i giudei: “Esdra è figlio di Allah”; e i nazareni dicono: “Il Messia è figlio di Allah”. Questo è ciò che esce dalle loro bocche. Ripetono le parole di quanti già prima di loro furono miscredenti. Li annienti Allah. Quanto sono fuorviati!» (Sura 9:29-30).
«Se non vi lancerete nella lotta, vi castigherà con doloroso castigo e vi sostituirà con un altro popolo, mentre voi non potrete nuocerGli in nessun modo. Allah è onnipotente.» (Sura 9:39).
«Quando (in combattimento) incontrate i miscredenti, colpiteli al collo finché non li abbiate soggiogati, poi legateli strettamente. In seguito liberateli graziosamente o in cambio di un riscatto, finché la guerra non abbia fine. Se Allah avesse voluto, li avrebbe sconfitti, ma ha voluto mettervi alla prova, gli uni contro gli altri. E farà sì che non vadano perdute le opere di coloro che saranno stati uccisi sulla via di Allah: li guiderà, migliorerà la loro condizione, e li introdurrà nel Paradiso di cui li ha resi edotti.» (Sura 47:4-6).

domenica 1 novembre 2015

«Oddio, Parmigiano giudeo!»

Ecco come si può spalare fango su Israele anche parlando di formaggio. In questo pseudo-articolo si dà la notizia che il Parmigiano Reggiano da oggi in poi avrà anche la certificazione di kasherut, ossia sarà conforme alle regole alimentari ebraiche. Questo fatto, che dovrebbe essere considerato come una garanzia in più, viene presentato invece come una sorta di adulterazione per sottostare alla leggi del marcato globale.

All'Expo omaggio al Padiglione Israeliano

Il Parmigiano Reggiano si inginocchia ad Israele: da oggi è kosher


Se vi va di leggere questa schifezza a firma Antonio Rispoli, piena di strafalcioni e numeri a cacchio, andate qui:


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From: Fulvio Del Deo
To: a.rispoli@julienews.it
Sent: Wednesday, October 28, 2015 5:39 PM
Subject: Parmigiano kasher.


Gentile signor Rispoli.
In riferimento a questo articolo: http://www.julienews.it/notizia/cultura-e-tempo-libero/il-parmigiano-reggiano-si-inginocchia-ad-israele-da-oggi--kosher/357143_cultura-e-tempo-libero_8.html
E' così gentile da volermi spiegare perché secondo lei "un altro pezzo della tradizione italiana è stato rovinato"?
Mi viene il dubbio che lei non sa affatto cosa voglia dire "kasher" e quale differenza questa cosa comporti nella lavorazione di un alimento, altrimenti non l'avrebbe presentata come una sorta di adulterazione, alla quale anche uno dei nostri prodotti tipici è stato costretto a sottostare per assecondare la leggi del marcato globale, bensì per quello che realmente è: una cosa che costituisce una garanzia in più.
Sicuramente anche lei ha già mangiato moltissimi prodotti kasher, senza neanche rendersene conto, sgranocchiando wafer o patatine, oppure gustando un bel piatto di spaghetti.
Ha mai mangiato la pasta Divella magari con i pelati Muttio o Cirio? Dia un'occhiata al pacchetto della pasta Divella, in un angolo c'è una K: K sta per kasher. Si sente male adesso?
In attesa di una sua gentile risposta, le porgo i miei più cordiali saluti.
Fulvio Del Deo

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----- Original Message -----
From: Antonio Rispoli
To: Fulvio Del Deo
Sent: Thursday, October 29, 2015 8:35 PM
Subject: Re: Parmigiano kasher.


Ho mangiato più di una volta prodotti kosher: quando sono invitato a casa di amici non ho l'abitudine di protestare per la cena, se non è assolutamente immangiabile. E hanno un sapore pessimo. I prodotti che elenca per esempio non li uso. Che ci vuol fare? Si vede che ho un palato diverso dal suo...
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----- Original Message -----
From: Fulvio Del Deo
To: Antonio Rispoli
Sent: Friday, October 30, 2015 2:28 PM
Subject: Re: Parmigiano kasher.


Gentile signore.
Da quanto scrive, mi conferma di non avere chiara una questione di fondo: il fatto che il Parmigiano sia kasher non ne altera il gusto, semplicemente è sottoposto all'approvazione di un rabbino, il quale verifica che non vi siano elementi impuri nella sua lavorazione. Il risultato è un Parmigiano dal gusto del tutto identico al solito, non tema. Anzi, lo assaggi. Se vuole, può anche fare una prova: acquistare un pacco di pasta Divella e verificare di persona che non è diversa della altre paste di media qualità.
Per quanto riguarda i suoi amici che cucinano kasher, molto probabilmente sono soltanto dei pessimi cuochi.
Cordiali saluti

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----- Original Message -----
From: Antonio Rispoli
To: Fulvio Del Deo
Sent: Saturday, October 31, 2015 10:07 AM
Subject: Re: Parmigiano kasher.


Vedo che lei è completamente a digiuno di alcuni dettagli. Perché ci sia l'approvazione di un rabbino ci sono degli "impegni" da rispettare nella filiera di produzione. 
La pasta Divella l'ho comprata un paio di volte: decisamente pessima. Poco sapore, non si amalgama con il contorno.
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From: Fulvio Del Deo
To: Antonio Rispoli
Sent: Saturday, October 31, 2015 12:41 PM
Subject: Re: Parmigiano kasher.


Gentile signore.
Sicché io sarei "a digiuno di alcuni dettagli". Molto interessante. Le chiedo di svelarmeli, per cortesia. Soprattutto vorrei capire quali sarebbero gli "impegni da rispettare nella filiera di produzione" che, nello specifico, pregiudicherebbero la qualità del Parmigiano Reggiano.
Per quanto concerne la pasta Divella, le ho parlato di quella perché è quella che porta più in evidenza il marchio Kasher. Tenga presente che anche tantissime altre paste sono kasher: De Cecco, La Molisana, Antonio Amato, Del Verde, Barilla, Agnesi, Ghigi ecc.
Le fanno schifo tutte? E' sicuro di aver cucinate bene? Ha aspettato che bollisse l'acqua prima di calare la pasta nella pentola? Sa com'è, leggendo che vuole amalgamarla al contorno, mi viene il dubbio che lei sia all'oscuro della basi più elementari della gastronomia: nella cucina italiana la pasta costituisce un primo piatto, mentre il contorno accompagna i secondi.
Cordiali saluti

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----- Original Message ----- 
From: Antonio Rispoli 
To: Fulvio Del Deo 
Sent: Sunday, November 01, 2015 8:42 AM
Subject: Re: Parmigiano kasher.

Direi che non c'è bisogno di rispondere. La sua maleducazione risponde da sola
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----- Original Message -----
From: Fulvio Del Deo
To: Antonio Rispoli
Sent: Sunday, November 01, 2015 3:16 PM
Subject: Re: Parmigiano kasher.

Gentile signore
Usa sempre questa risposta quando è a corto di argomenti?
Sappia che non ha alcun diritto d'insultare un lettore che le chiede ragguagli sugli strafalcioni da lei scritti su di una testata giornalistica.
Sottoporrò al mio legale questo nostro carteggio e lo renderò pubblico, essendo mio sacrosanto diritto salvaguardare la mia dignità dai suoi insulti gratuiti.

Ho avuto molta pazienza a leggere le sue risposte oltraggiose nei confronti degli ebrei e nei confronti della mia personale intelligenza.
Credeva forse che io bevessi le sue fandonie riguardo le sue fantasiose amicizie con ebrei? Non credo proprio che esistano ebrei disposti ad esserle amico, visto e considerato l'odio che lei nutre nei confronti di tale etnia, come ampiamente documentato dai suoi articoli che già più di una volta hanno richiamato l'attenzione del Consiglio di Disciplina dell'Ordine dei Giornalisti.

La saluto come finora ho fatto per buona educazione, cosa di cui lei invece non ha mai sentito la necessità.
Il volto del "giornalista" in questione.



sabato 24 ottobre 2015

Coltello Gerusalemme

Un palestinese di Rafah ha chiamato sua figlia nata lunedì 21 ottobre 2015 SAKIN AL-QUDS, "Coltello Al-Quds ", (AlQuds è Gerusalemme in Arabo). Le autorità comunali si sono congratulate con lui. La fotografia del certificato di nascita della piccina è stata pubblicata online con molto orgoglio da suo padre, il quale sicuramente si augura che la piccina da grande possa uccidere il maggior numero di ebrei possibile.




Coltello Al-Quds in Arabo si scrive così:

سكين القدس
Chi non ci crede può andare a verificare con google translator.


Qui ho evidenziato il nome Coltello Al-Quds sul certificato di nascita emesso dal comune di Rafah, "Stato di Palestina". 

I sostenitori di "palestina libera" sappiano che questo accade nella "palestina libera" e non in un "territorio occupato dai sionisti". 

E sappiano che, quando gridano questo slogan, è proprio questo incubo che stanno invocando. 

mercoledì 30 settembre 2015

Funerale d'Ingrao


E' d'obbligo una premessa.

Pietro Ingrao era nato a Lènola. Lènola è un ridente paesino in provincia di Frosinone, non lontano da Sperlonga. Durante la Seconda Guerra Mondiale, questo piccolo centro agricolo ha vissuto degli episodi orribili, venuti a galla solo da alcuni anni e chiamati comunemente "marocchinate".



L'esercito francese aveva inviato lì alcune truppe del Corps expéditionnaire français en Italie, i cui soldati (prevalentemente musulmani del Nord Africa) sembravano molto demotivati. Così, per dar loro una ragione che potesse riaccendere gli entusiasmi, i comandi militari annunciarono che in tutta quella zona avrebbero potuto fare ciò che volevano: rubare, saccheggiare, stuprare le donne e i bambini. Nessuno avrebbe mai fatto parola dell'accaduto e il mondo non avrebbe mai saputo nulla. E così è stato per decenni.

«A Lenola il 21 maggio hanno stuprato cinquanta donne, e siccome non ce n'erano abbastanza per tutti hanno violentato anche i bambini e i vecchi. I marocchini di solito aggrediscono le donne in due - uno ha un rapporto normale, mentre l'altro la sodomizza.» (Norman Lewis nel libro Napoli '44)

«Soldati! Questa volta non è solo la libertà delle vostre terre che vi offro se vincerete questa battaglia. Alle spalle del nemico vi sono donne, case, c'è un vino tra i migliori del mondo, c'è dell'oro. Tutto ciò sarà vostro se vincerete. Dovrete uccidere i tedeschi fino all’ultimo uomo e passare ad ogni costo. Quello che vi ho detto e promesso mantengo. Per cinquanta ore sarete i padroni assoluti di ciò che troverete al di là del nemico. Nessuno vi punirà per ciò che farete, nessuno vi chiederà conto di ciò che prenderete » 
(da un volantino dell'esercito francese, tradotto dell'Associazione Nazionale Vittime Civili)

Chi vuole approfondire il tema, può farlo molto semplicemente cercando "marocchinate" sul web con qualunque motore di ricerca.

Perché vi ho parlato di Lènola? perché a Lènola sarà seppellita la salma di Pietro Ingrao, fra pochi minuti, alle 15:00.



Stamattina alla radio il notiziario ha detto che al suo funerale "sventolavano bandiere rosse del fu partito comunista, bandiere di rifondazione comunista, bandiere della CGIL e bandiere palestinesi".

Bandiere palestinesi? E l'hanno detto come la cosa più ovvia del mondo. Pietro Ingrao era italiano, ma di bandiere italiane non ce n'era nemmeno una!

Spero che i fans non abbiano portato quelle bandiere dei terroristi arabi anche a Lènola: sarebbe come stuprarla di nuovo!

giovedì 10 settembre 2015

Accomunati dallo stesso nemico immaginario


L'odio per l'ebreo, latente o manifesto che sia, è talmente radicato e condiviso al punto che spesso può assumere una funzione socializzante.
Più di una volta mi è capitato che una persona appena conosciuta mi offrisse tale odio come fattore accomunante.
Parlando di fatti di attualità, un tizio di sinistra, una brava persona che ancora non mi conosceva, mi disse candidamente «Quelli poi [gli Israeliani] sono ebrei... e gli Ebrei sono un popolo di merda», con la certezza di trovarmi pienamente d'accordo con lui.

Immaginate il suo stupore quando gli chiesi altrettanto candidamente «Perché?»

Cominciò a balbettare, totalmente in crisi. Evidentemente non aveva mai incontrato nessuno che avesse reagito così.

Venne fuori poi che lui non aveva nulla contro gli Ebrei e che gli unici che aveva conosciuto (una famiglia presso cui aveva lavorato per l'assistenza a una figlia inabile) avevano lasciato in lui un bellissimo ricordo.


giovedì 3 settembre 2015

«Fermate la guerra e non verremo in Europa»

In risposta al ragazzino siriano di cui parlano oggi tutti i media.

(vedi qui: http://www.lastampa.it/2015/09/02/esteri/fermate-la-guerra-non-verremo-in-europa-la-crisi-dei-siriani-nellinnocenza-di-un-bambino-0KDt9WgY9wLpcQfYDIzXvO/pagina.html)



Caro ragazzino siriano.

In Europa e negli USA solo quelli BRUTTI E CATTIVI COME ME hanno sempre detto che non bisognava "smantellare Guantanamo", che non bisognava "ritirare le truppe alleate dall'Iraq e dall'Afghanistan", che non bisognava "dare forza ai ribelli delle primavere arabe".

Gli altri, quelli che si dicono BUONI E PACIFISTI, hanno voluto che la gente come te, il tuo paese e quelli limitrofi venissero lasciati in balia dei mostri che adesso spargono sangue innocent
e a ettolitri, perché dicevano (anzi gracchiavano!) che LA DEMOCRAZIA NON SI ESPORTA E LA PACE NON SI PUO' IMPORRE.
Non erano in grado di capire la realtà, accecati com'erano dalla loro ideologia fanatica. Adesso quei pezzi di merda BUONI E PACIFISTI tacciono e continuano a strafottersene altamente di te e della tua gente.

Sappi che NOI BRUTTI E CATTIVI NON CI DIMENTICHEREMO MAI DI VOI E SAREMO SEMPRE AL VOSTRO FIANCO.


sabato 25 luglio 2015

"Non svegliare il can che dorme", ovvero la tolleranza razzista dei benpensanti di sinistra

... e ci sarebbe da aggiungere che il cane non dorme affatto, ma ringhia, sbrana e fa carneficine ogni giorno.

Di cosa sto parlando? Ora ci arrivo. Con calma. Piano piano.

Immaginiamo di voler indire una manifestazione nazionale contro mafia, camorra e ndrangheta e che proprio le organizzazioni antimafia vengano a dirci che dobbiamo evitare di fare cortei in Sicilia, Campania e Calabria. 

Non sarebbe strano?
Sì, certo che sarebbe strano. Anzi direi che sarebbe proprio inquietante!

E allora noi chiederemmo alle organizzazioni antimafia il perché di questo loro divieto. 
E quale sarebbe la risposta? 
«Quei cortei potrebbero offendere gli abitanti di quelle regioni a presenza mafiosa, camorristica e ndranghetosa».

Sarebbe strano, no? No, non sarebbe solo strano, ma inquietante e schifoso: sarebbe una forma di razzismo verso quelle regioni, perché si intende dire che quella gente là deve tenersi le mafie e fottersi, perché le mafie sono parte della loro cultura e che non bisogna umiliare la culture "altre", ma rispettarne la diversità. 

Dite la verità, vi piacerebbe un discorso simile? Spero proprio di no. Eppure in Europa in discorso molto simile l'ha fatto la sinistra, in Svezia.



La Svezia un tempo era la patria della parità di genere, della libertà dei costumi... d'estate, giovani e non, ci si spogliava e ci si tuffava nudi a mare. Nei parchi cittadini si prendeva il sole in costume da bagno.

Oggi non è più così. Oggi, quella che si definisce "sinistra antirazzista" e i sedicenti militanti dei diritti civili, invece di condannare i crimini degli stati islamici contro i gay, protestano contro un corteo che secondo loro potrebbe "offendere gli abitanti dei quartieri a maggioranza islamica".

Ciò invece offende tutti noi, offende la democrazia, offende l'idea stessa di società civile. E' molto grave ed è ancor più grave la leggerezza, la assoluta mancanza di logica, con cui si fanno queste affermazioni.

E vorrei capire: secondo questi benpensanti di sinistra, i gay che hanno avuto la disgrazia di nascere in quei quartieri islamici che dovrebbero fare? Suicidarsi per non offendere la sensibilità degli intolleranti religiosi?