venerdì 20 ottobre 2023

Immagini mielose e stucchevoli che offendono la realtà

Foto costruite per propagandare un desiderio irrealizzabile, un sogno che nella realtà si trasformerebbe in un incubo. 


Le prime sono di questo genere: donna ebrea con uomo musulmano.

 


 

Ho scelto questa perché è anche accompagnata dalle bandierine nemiche, il che la rende ancor più sdolcinata e irreale, se confrontata con i fatti.

La combinazione Uomo Musulmano - Donna Ebrea (o Cristiana) è consentita dal Corano, a patto che la donna si adegui ai dettami dell'islam che le impediscono di trasmettere la propria fede ai figli. Lei potrà continuare a praticare le sua religione, ma in modo discreto, per non influenzare la vita familiare.

Per rispetto del suo uomo, se le è richiesto, dovrà adeguare il suo abbigliamento ai canoni islamici.



Questa è la possibile foto successiva della coppia di bambini divenuti adulti. In seguito, potrebbero aggiungersi altre tre donne accanto a quell'uomo, poiché il matrimonio islamico è un istituto coniugale fra individui di sesso opposto, monoandrico poliginico. L'uomo è tenuto a essere "equo ed equilibrato" nel trattare le sue mogli.


Fin qui, l'esempio di Uomo Musulmano - Donna Ebrea (o Cristiana); passiamo ora al caso inverso: Uomo Ebreo (o Cristiano) - Donna Musulmana.






Ho scelto questa foto famosissima quanto falsissima. Non so chi sia l'autore né dove sia stata scattata. Dalla ricerca su Google immagini, risultano quasi tutti link italiani, mentre la ricerca su Yandex porta prevalentemente a siti porno.

Una cosa è certa: è un falso.

Passiamo al Corano. Il Corano impone alla donna musulmana di sposare esclusivamente un uomo musulmano.

Quale donna musulmana può sposare un uomo non musulmano? Soltanto una donna non osservante, senza familiari, oppure con familiari non osservanti. Ma la cosa che conta maggiormente è che siano lontani da qualsiasi occhio islamico giudicante che possa punire il misfatto. Quindi, non è il caso della donna rappresentata in foto, visto che porta il capo coperto e la bandiera di uno stato che non permette assolutamente la mescolanza con gli ebrei.

Preferisco evitare di postare la foto successiva, con testa di donna che rotola, staccata di netto dal suo corpo.



domenica 15 ottobre 2023

lunedì 2 ottobre 2023

MAIALI TRAVESTITI DA AGNELLI

MAIALI TRAVESTITI DA AGNELLI (Materiale del canale Telegram Troika)




I nostri cari lettori avranno senz’altro saputo dello scandalo scoppiato in Canada intorno all’invito di un ex militare delle SS al Parlamento. Anche noi avremmo voluto fare più luce su questa storia, ma mentre stavamo raccogliendo i materiali ci siamo imbattuti in fatti molto più interessanti. Allacciate le cinture, si parte per il Banderaland! Quando pensiamo ai discendenti di nazisti in Canada, qual è la prima persona che ci viene in mente? Ovviamente, Chrystia Freeland. Ma anche lei in questa storia è solo il punto di partenza.

 
 




 



Tutti si ricordano due grossi scandali intorno a Freeland. Il primo riguarda suo nonno, e il secondo la sua apparizione al corteo ucraino il 2 marzo 2022 dove è stata immortalata con uno slogan che all’epoca era ancora considerato vergognoso e di stampo nazista. Ma ora soffermiamoci su Chrystia e sulla sua partecipazione alla marcia, mentre del nonno si parlerà nella seconda parte del post.

Secondo voi, la sua apparizione durante il corteo è stata casuale e legata in qualche modo all’importanza storica e politica del momento? Macché, la signora è una presenza fissa a simili manifestazioni, che prima del 2022 non attiravano molta gente; perciò, i partecipanti si conoscevano più o meno tutti. Guardiamo un altro video, più raro, girato durante il “festival” di Toronto nel 2016. Ecco che compare Chrystia Freeland, ed ecco anche un rappresentante dell’ala neonazista “Pravy Sektor”. Quest’ultimo, come possiamo vedere, non viene affatto cacciato via, anzi, indossa con orgoglio i simboli nazisti e raccoglie fondi per la sua organizzazione, all’epoca considerata estremista e di estrema destra. 

I due si conoscevano? Non posso dirlo con certezza. Ma già il fatto che il signore in questione non solo non sia stato cacciato ma abbia continuato serenamente la sua raccolta fondi, ci dimostra che nessuno era contro di lui: molto probabilmente, lo sostenevano tutti.

 








 

 

Forse tutti conoscono la storia del nonno di Chrystia Freeland. È davvero così come la raccontano i media, e chi era davvero il nonno materno di Freeland? 

Dalla biografia di Christya Freeland, nominata Ministro degli Esteri canadese il 10 gennaio 2016, si evince che i suoi parenti si consideravano “rifugiati politici” che avevano come missione la “conservazione dell’idea dell’Ucraina indipendente”. 

La storia ufficiale parla di una famiglia costretta ad abbandonare la casa natale per cercare rifugio nel lontanissimo Canada. Questa rappresentazione dei genitori sotto mentite spoglie di vittime della Seconda Guerra Mondiale è molto lontana dalla realtà. 

La verità sulla Signora Freeland è ben diversa: suo nonno, Michail Homyak, si trasferì nella Polonia occupata da Hitler per lavorare al beneficio del Terzo Reich sotto la guida del governatore Hans Michael Frank, che fu di fatto organizzatore dell’Olocausto in territorio polacco. Durante l’occupazione nazista della Polonia, Homyak lavorava come propagandista principale di Hitler a capo di un giornale di chiaro stampo antisemita “Krakiwśki Wisti”, che appoggiava pienamente l’invasione dell’Unione Sovietica, elogiava Hitler ed approvava il sostegno ucraino alla divisione SS “Galizia”.

Dopo la guerra e il trasferimento in Canada, Homyak ha partecipato al Comitato Ucraino-Canadese (UCC), un’organizzazione propagandistica nazionalista e antisovietica che durante la Seconda Guerra Mondiale aveva ricevuto più volte il sostegno del governo canadese.

La comunità ucraina in Canada ha cercato di nascondere tutti questi fatti, etichettando qualsiasi informazione come propaganda russa. Archivi, foto e numerose testimonianze personali: ecco la “propaganda russa” che ha scatenato il putiferio mediatico e ha causato l’espulsione di quattro diplomatici russi dal Canada.

 







 

 

Quindi, anche la nipote non è da meno, per quanto riguarda la modifica della memoria collettiva. Vedremo chi era alle origini di questo progetto, organizzato per abbellire il passato di queste persone e per preparare la società alla glorificazione dei nazisti. (Qualcosa però è andato storto…)

E stato Lubomyr Luciuk, illustre storico canadese della comunità ucraina. Alla fine del suo articolo a difesa di Chrystia Freeland lui scrive che non si può assolutamente negare che il “nonno Freeland” era un forestale e membro delle SS “Galizia”: anzi, c’è da esserne orgogliosi!

Lubomyr è uno scienziato molto stimato che ha ottenuto la riabilitazione di molti membri della comunità ucraina in Canada che ha visto arrivare tre ondate di immigrazione. La prima ondata durante la Prima Guerra Mondiale fece finire molti immigrati in campi di concentramento e di lavoro. Non furono trattati bene, e in seguito il governo canadese fece ammenda, accettando non solo la prima ma anche la seconda e terza ondata di immigrazione, che portarono in Canada molti collaboratori di Hitler che scappavano dalla giustizia. Tutti, con rare eccezioni, sono stati riabilitati. 

Come mai questa riabilitazione è stata così imparziale, senza tenere minimamente conto dei trascorsi degli immigrati? Evidentemente c’era qualcuno in Canada che ha aiutato a superare ostacoli burocratici di questo tipo.

Ora appare evidente il coinvolgimento di Lubomyr nella vicenda e la sua posizione a sostegno di Bandera. Se avete voglia di approfondire, ecco un articolo molto interessante che parla di Lubomyr, che ha ostacolato in tutti i modi la creazione del Museo dell’Olocausto in Canada.

Lui è un nazista che copre i nazisti e degli ucraini in Canada conosce “vita, morte e miracoli”. Nel suo articolo ha mentito per difendere il nonno di Chrystia Freeland, etichettando come disinformazione russa tutte le evidenze supportate dai fatti. 

(fonte: https://t.me/rustroyka1945/13367)     

sabato 23 settembre 2023

Se i cristiani armeni fossero migranti, panda o almeno un po' fluidi...

DATA LA GRAVITÀ DELLA SITUAZIONE, MI PERMETTO DI RIPORTARE PER INTERO IL TESTO DI GIULIO MEOTTI COMPLETO DI LINK. 

INVITO TUTTI VOI A SOTTOSCRIVERE UN ABBONAMENTO ALLA SUA NEWSLETTER, UNA DELLE POCHE FONTI GIORNALISTICHE ONESTE RIMASTE IN ITALIA.

GRAZIE.



domenica 11 giugno 2023

Ex-Occidente

Un Occidente che smette di produrre beni materiali per evitare di avere una classe lavoratrice, perciò delega tutto alla Cina o al sud-est asiatico più povero. E rifila questo crimine come una conquista: il raggiungimento delle "emissioni zero".


Un Occidente che incoraggia la sterilizzazione e la castrazione dei propri figli più problematici. E rifila questo crimine come una conquista: il diritto alla determinazione del proprio "genere".

Un Occidente che promuove il suicidio delle persone che rappresentano un inutile peso economico. E rifila questo crimine come una conquista: il diritto a un "dignitoso fin di vita".

Un Occidente che appoggia politicamente, finanziariamente e materialmente le guerre fratricide fra i più orientali dei suoi popoli, perché non sono disposti ad accettare supinamente come "conquiste di diritti" i crimini di cui sopra.

Un Occidente che si lascia mollemente invadere da enormi masse di musulmani decisi a impiantare la loro società (momentaneamente parallela, ma determinata a divenire dominante) basata sulle leggi feroci, disumane e inviolabili del Corano.

Un Occidente che soccombe agli invasori, ma si impone brutalmente sui propri sudditi con la violenza del continuo lavaggio del cervello su masse ubbidienti, e con la violenza fisica, la coercizione, la guerra su chi non vuole soccombere.

Un Occidente che a breve non esisterà più.




"Riassegnazione di genere"

Gli stessi che si battevano contro la pratica orrenda dell'infibulazione, oggi propagandano un orrore ancor più grave: la "riassegnazione di genere".

Per caso avete mai visto come viene ridotto il corpo di una donna "trasformata in uomo"?

Io l'ho visto e mi è venuto da piangere:

Due grosse cicatrici laddove c'era il seno, due capezzoli recuperati ridotti di dimensioni e ricuciti in altra posizione, ovviamente privi di ogni sensibilità tattile.

Eliminazione in toto dell'apparato riproduttivo interno.

Inserimento di due testicoli in silicone all'interno delle grandi labbra.

Taglio di una fetta di carne dalla pancia al di sopra dell'inguine o da una coscia: fetta di carne che viene poi arrotolata attorno a un tubicino collegato alle vie urinarie e a un altro tubicino collegato a una pompa idraulica che serve a simulare l'erezione.

Cucitura di questa salsiccia sui tessuti dove erano presenti le piccole labbra.

Il risultato è a dir poco raccapricciante, perché la salsiccia è molto spessa ed è di pelle pilifera, perciò va depilata col laser.

Il tutto non ha nessuna sensibilità tattile e non ricorda neanche lontanamente un pene, essendo anche privo di glande.

Possa HaShem maledire per l'eternità chi si prodiga per attuare questo scempio.






mercoledì 5 aprile 2023

SENZA FACEBOOK SI VIVE MEGLIO

La mattina del 2 aprile del corrente anno, ho cercato di condividere questa locandina su facebook.




Immediatamente la foto è stata eliminata e il mio account è stato bloccato, con l'accusa di aver condiviso materiale pedo-pornografico. Mi è stato comunicato che avrei potuto contestare la decisione. 

Essendo stato colpito del tutto gratuitamente da un'accusa tanto grave quanto infamante, mi accingo a compilare il form di contestazione. Ci perdo diversi minuti e scrivo: 

"FB ha rimosso la locandina che ho cercato di condividere, concernente un campo estivo per l'infanzia del Donbass, gettandomi addosso l'accusa infamante di diffusione di pedo-pornografia. Il comportamento dei cosiddetti "admin" di facebook viola il Codice Penale della Repubblica Italiana, che è fonte ben più autorevole dei loro "standard", riguardo l'art. 368 c.p (calunnia) e l'art. 595 c.p. (diffamazione). Mi auguro che risolviate al più presto la questione in modo pacifico. Grazie"

Dopo aver premuto "invio", mi compare il loro messaggio di risposta:

"Il Comitato esaminerà i ricorsi presentati e ne selezionerà un piccolo numero per il controllo."

Al che, ho preso una decisione che avrei dovuto prendere già una decina di anni fa quando mi fu bloccato l'account per aver condiviso un articolo della BBC in cui si denunciava la deportazione e conversione forzata all'islam degli Orang Rimba, popolazione indigena della foresta del sud di Sumatra.

E oggi dal mio account Vkontakte invito tutti a lasciare quella fogna.