Un Occidente che smette di produrre beni materiali per evitare di avere una classe lavoratrice, perciò delega tutto alla Cina o al sud-est asiatico più povero. E rifila questo crimine come una conquista: il raggiungimento delle "emissioni zero".
Un Occidente che incoraggia la sterilizzazione e la castrazione dei propri figli più problematici. E rifila questo crimine come una conquista: il diritto alla determinazione del proprio "genere".
Un Occidente che promuove il suicidio delle persone che rappresentano un inutile peso economico. E rifila questo crimine come una conquista: il diritto a un "dignitoso fin di vita".
Un Occidente che appoggia politicamente, finanziariamente e materialmente le guerre fratricide fra i più orientali dei suoi popoli, perché non sono disposti ad accettare supinamente come "conquiste di diritti" i crimini di cui sopra.
Un Occidente che si lascia mollemente invadere da enormi masse di musulmani decisi a impiantare la loro società (momentaneamente parallela, ma determinata a divenire dominante) basata sulle leggi feroci, disumane e inviolabili del Corano.
Un Occidente che soccombe agli invasori, ma si impone brutalmente sui propri sudditi con la violenza del continuo lavaggio del cervello su masse ubbidienti, e con la violenza fisica, la coercizione, la guerra su chi non vuole soccombere.
Un Occidente che a breve non esisterà più.
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